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Il tatuaggio del capezzolo dopo il tumore al seno: dove è gratis


Una delle prime Regioni a erogare il tatuaggio al seno gratuito per le donne che devono ricostruire i capezzolo dopo una mastectomia al seno è stato il Piemonte. Poi a macchia di leopardo sono arrivate Lazio, Liguria, Toscana… Purtroppo sono ancora poche le strutture sanitarie che forniscono questo servizio importantissimo. Eppure ridisegnare la zona dell’areola e del capezzolo, attraverso la dermopigmentazione, o tatuaggio all’areola e del capezzolo è un passaggio molto importante del percorso di cura che intraprende una donna operata per un carcinoma al seno.

In Piemonte il tatuaggio dopo il tumore al seno è gratis. Lo stabilisce una legge appena approvata: le donne operate per un carcinoma alla mammella che devono ‘ricostruire‘ il capezzolo dopo l’intervento, potranno farlo in una struttura specializzata e senza spese.

Un’ottima notizia per le pazienti oncologiche piemontesi. Ma nelle altre Regioni italiane c’è la stessa possibilità? In questo articolo ti spieghiamo la novità torinese e facciamo il punto sulla situazione nel resto d’Italia.

In cosa consiste il tatuaggio del capezzolo

Il tatuaggio medicale del capezzolo consiste nell’inserimento sottocute dei pigmenti così da ridisegnare in maniera naturale l’aspetto della pelle. E si può fare a qualsiasi età. Ovviamente, non è obbligatorio ma spesso la ricostruzione è utile per il benessere e la ripresa della paziente, perché aiuta a ricostruire un senso di sicurezza in sé, sia a livello di benessere mentale che estetico.

Negli ultimi anni, visto che la chirurgia utilizza sempre più un approccio conservativo, la cosiddetta dermopigmentazione del complesso areola-capezzolo che consente di ridisegnare la zona circoscritta, con una o più sedute è un’ottima soluzione che migliora il percorso di guarigione della paziente. Il tatuaggio medicale, quindi a carico del SSN, a oggi è disponibile in pochissime strutture sparse per l’Italia. L’alternativa è ricorrere al tatuaggi del seno privatamente, a un costo che si aggira tra i 300 e i 500 euro.

 

Attenzione, però, perché come ricorda il Ministero della Salute in una nota, il tatuaggio medicale per la pigmentazione del complesso areola-capezzolo non può essere eseguito in strutture non sanitarie e da personale non sanitario. Indipendentemente dal fatto che tu scelga di farlo al pagamento o carico del Servizio Sanitario Nazionale, devi comunque rivolgerti in un ambulatorio accreditato o autorizzato con personale che esercita la professione sanitaria.

Dove fare il tatuaggio dopo il tumore al seno

La Regione Piemonte ha stanziato un fondo e ha redatto un regolamento con tutte le modalità per accedervi e per ottenere il trattamento gratuito di Dermopigmentazione del complesso areola-capezzolo. Già da qualche anno, infatti, il tatuaggio del capezzolo è una pratica gratuita nei centri riconosciuti. “Con questa legge abbiamo raggiunto un importante traguardo che permetterà ai cittadini che hanno subito una mastectomia di ottenere gratuitamente la prestazione di pigmentazione areola-capezzolo” ha spiegato la prima firmataria della norma Sarah Disabato. “Il tatuaggio gratis è già previsto dai LEA, i livelli essenziali di assistenza, ma in realtà non è ancora diffuso come dovrebbe”.

Dalla Liguria al Veneto, dal Lazio alla Toscana le Regioni ci provano a introdurre questa preziosa novità per le donne che sono stata operate al seno. A volte, infatti, l’intervento di mastectomia al seno coinvolge il capezzolo, che però può essere ricostruito.

Tu conosci una struttura della tua Regione dove questo servizio e attivo? Scrivici e segnalacela, così possiamo condividerla con la Community. Perché purtroppo la situazione non è ancora ottimale ovunque. Per ora, sappiamo che il tatuaggio medico del capezzolo gratis è realtà nel Lazio, in Liguria e in Toscana. In Veneto è possibile farlo su iniziativa di alcuni ospedali, abbiamo saputo che è presente presso l’Azienda Ospedaliera di Cona a Ferrara e a macchia di leopardo in diverse altre Regioni.

A dare una mano su questo fronte, però, ci sono anche diverse associazioni che hanno lanciato iniziative per offrire la dermopigmentazione dell’areola mammaria, come per esempio lo sportello Happy Areola di OncoBeauty che ha creato una rete di professionisti accreditati.

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