Cancro, via libera alla legge sull’oblio oncologico
Il Senato ha approvato la norma che tutela i pazienti oncologici e cancella le discriminazioni quando chiedi un mutuo, fai un’assicurazione o avvii le pratiche per l’adozione
La legge sull’oblio oncologico è realtà. Ti ricordi? Ne avevamo già parlato qui e qui, ma ora quella norma tanto attesa è arrivata davvero. Infatti, il 5 dicembre 2023 il Senato ha approvato all’unanimità il testo unico che stabilisce una volta per tutte un diritto importante per chi ha avuto un tumore.
Come dice la parola stessa oblio, infatti, la legge vuole cancellare l’obbligo di dichiarare di essere stati ammalati di cancro in alcune pratiche e documenti. Una questione importante, come ti spieghiamo in questo articolo.
Basta discriminazioni per chi avuto un tumore
In Italia, ogni anno, quasi 400.000 persone scoprono di avere un tumore. Mentre i pazienti guariti, che hanno vissuto il percorso oncologico, sono oltre tre milioni. Una marea di uomini e donne che però, anche se si sono lasciati alle spalle interventi importanti, terapie e disturbi fisici e piscologici, non possono mai dimenticare questa esperienza.
Infatti, quando queste persone chiedono un prestito, stipulano un mutuo o un’assicurazione, devono dichiarare il proprio stato di salute e, per esempio, devono specificare se hanno avuto un tumore. E questo può precludere le loro richieste. In questi anni abbiamo sentito tante storie di pazienti oncologici a cui hanno respinto un prestito, magari sarà capitato anche a te.
"Da oggi non si dovrà più dichiarare di aver avuto un tumore e quindi non ci saranno più problemi per prestiti e mutui, per partecipare ai concorsi professionali e per altre pratiche, come quelle di adozione".
Tante altre hanno rinunciato a comprare la casa dei loro sogni, perché il mutuo era stato negato. Altre ancora, hanno avuto problemi quando sono tornate al lavoro e si sono sentite dire no alla richiesta di promozioni e aumenti. Tante donne, sempre per lo stesso motivo, non hanno potuto avviare le pratiche per adottare un bambino.
Ecco, da oggi tutto questo non succederà più: non si dovrà più dichiarare di aver avuto un tumore e non ci saranno più problemi per prestiti, mutui e altre pratiche.
Basta discriminazioni per chi avuto un tumore
Il diritto al famoso oblio, ovvero a non dichiarare di aver avuto il cancro, sarà effettivo dopo 10 anni. “I cittadini guariti non saranno più discriminati nella vita sociale, professionale e familiare” spiega Francesco Perrone, Presidente di AIOM, una delle associazioni che si è battuta per questa norma. “La legge, infatti, prevede il divieto di richiedere informazioni su una pregressa patologia oncologica dopo 10 anni dal termine dei trattamenti in assenza di recidiva. Per i pazienti che hanno avuto la diagnosi prima dei 21 anni, questo limite è ridotto a 5 anni. La norma non tutela solo nei rapporti con banche e assicurazioni ma anche quando si partecipa a un concorso e si iniziano procedimenti di adozione. Siamo soddisfatti perché si tratta di una legge più avanzata rispetto a quanto stabilito in altri Stati che hanno già adottato iniziative simili”.
Certo, 10 anni non sono pochi. Anzi, possono sembrare una vita intera per chi ha già superato un percorso così faticoso come quello oncologico. Ma questa legge è un ottimo passo avanti per tutti. Ora il Parlamento lavorerà sui decreti attuativi e speriamo che lo farà proprio con le associazioni di medici e pazienti per migliorare gli ultimi dettagli. Noi di Koala Strategy vi terremo aggiornati!