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Diagnosi di cancro? Sì al secondo parere medico


Chiedere un secondo parere medico quando si riceve una diagnosi di tumore, o anche durante il percorso di cura, è una pratica sempre più diffusa. Anche perché è un vero e proprio diritto al quale non devi rinunciare. Non devi avere paura di fare uno sgarbo al tuo specialista, perché con un consulto oncologico puoi aumentare le possibilità di una diagnosi a prova di errori e di una terapia mirata davvero efficace.

Gli inglesi la chiamano ‘second opinion’, ovvero la possibilità di avere un secondo parere medico che quando si riceve una diagnosi di tumore è la norma. Infatti, richiedere un consulto medico, che significa la visita di due o più medici per stabilire le cause e le cure adatte per una patologia che appare grave o che si presta a diagnosi controverse dovrebbe essere normale. Anzi è normale. Un consulto oncologico aiuta il malato a sentirsi più tranquillo e stimola i medici a sciogliere i dubbi, a considerare probabilità e opportunità, per identificare il percorso di cura migliore, con un pizzico di serenità in più per tutti.

Infatti, questa pratica sta prendendo sempre più piede, come sottolineano anche gli ultimi dati dell’Associazione italiana oncologia medica e di Fondazione Aiom: nell’ultimo anno è aumentata del 45% e, addirittura, nel 78% dei casi è lo stesso oncologo curante che consiglia al paziente di richiedere un altro parere.

Il secondo parere medico è un diritto

Non tutti lo sanno. Ma chiedere un nuovo consulto medico e un secondo parere è un diritto vero e proprio del paziente oncologico. “Già, è assolutamente legittimo che la persona voglia avere tutte le informazioni del caso” spiega Giordano Beretta, Presidente di Fondazione AIOM e direttore del Dipartimento Oncologico Ematologico dell’Ospedale di Pescara. “Oggi, grazie alla ricerca, le terapie e i trattamenti si rinnovano e si perfezionano continuamente. La possibilità di scelta del migliore percorso di cura, quindi, risulta molto più ampia. Nel caso dei tumori più rari, poi, queste decisioni diventano molto complesse ed è giusto affidarsi alle conoscenze di esperti che trattano queste patologie tutti i giorni”.

“È importante che un medico comprenda alcuni suoi limiti e sappia quando è opportuno indirizzare il paziente a un secondo specialista per un nuovo parere medico” continua il professor Beretta. “Tra l’altro, oggi queste richieste avvengono anche per i tumori più diffusi e conosciuti, come quelli al seno, e non solo subito dopo la diagnosi, ma anche durante le diversi fasi del percorso di cura”.

Negli ultimi tempi, il diritto a chiedere un consulto medico con un secondo parere aggiuntivo si può esercitare anche online. Tante strutture, infatti, organizzano il servizio di televisita: si prenota, si manda via mail tutta la documentazione e poi si procede con il secondo parere medico a distanza. Una comodità in più se lo specialista che si vuole contattare non lavora nella tua città…

Il diritto al secondo parere medico e a un consulto oggi si può esercitare anche online. Tante strutture organizzano il servizio di televisita. Lo prenoti, manda via mail la documentazione e poi si procede con il consulto a distanza. Una comodità in più se lo specialista che vuoi contattare non lavora nella tua città.

Consulto medico e secondo parere: i consigli degli esperti

Gli oncologi di Aiom hanno anche redatto un decalogo da seguire per guidare il paziente al secondo parere, detto anche ‘second opinion’. Con il loro aiuto, ti suggeriamo anche noi alcuni consigli per chiedere un nuovo consulto oncologico e farlo nel modo più utile e ‘produttivo’:

  • Scegli lo specialista adatto, perché questo secondo parere medico deve essere davvero costruttivo e autorevole. Vale la pena contattare un oncologo esperto in materia, quindi documentati e chiedi anche nominativi al primo oncologo che hai consultato e al tuo medico curante.
  • Vai preparata. Perché il secondo parere sia utile, devi avere con te tutti gli esami e le domande giuste pronte Scrivi tutto quello che vuoi chiedere al medico: esistono protocolli sperimentali? Può fornirti dati e precisazioni sugli esiti di interventi e trattamenti? Chiedi indicazioni anche sulla durata del percorso di cura e su eventuali effetti collaterali.
  • Siccome la scelta del secondo parere medico dovrebbe portarti in un centro o da uno specialista che possiede una provata esperienza e casistica nella patologia che ti riguarda, non cercare altri pareri perché potrebbero solo creare confusione. Il nuovo consulto oncologico, invece, serve proprio ad aiutarti a capire. Quindi fai il punto della situazione con l’oncologo di riferimento, che ti dovrà aiutare a tirare le somme.

Leggi l’intervista di Laura che non si ferma alla prima diagnosi e nemmeno alla seconda, perché solo quando si rivolge a una specialista esperta trova la risposta ai dubbi. Il vero secondo parere medico è quello con lo specialista che sa identificare la terapia adatta.