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Tumore al seno: l'attività fisica è gratuita con Re-Start Cancer


A Roma partono i corsi gratuiti di attività fisiche e creative per migliorare la qualità della vita delle pazienti oncologiche e dei loro caregiver. Dalla danza al pilates, la malattia si cura agendo anche sui bisogni e sul benessere psicofisico di chi è toccato dal tumore al seno.

Chi ha una neoplasia deve considerare la cura del proprio benessere psicofisico come parte della terapia. Perché di cancro al seno, oggi, si guarisce. Ma, tra interventi e cure oncologiche, la vita cambia. Ci sono gli effetti collaterali della chemio e della radio che spesso hanno un impatto fortissimo sul corpo e sulla mente. L’attività fisica per i pazienti oncologici è un’àncora da non mollare perché serve a ridurre quella stanchezza indotta dalle cure antitumorali. L’esercizio stimola il flusso sanguigno al cuore, migliora la flessibilità e la resistenza, oltre ad avere un effetto benefico sull’umore e sul sistema immunitario.

Ripartire con il piede giusto, fin dalla diagnosi di tumore al seno, è l’obiettivo di “Re-Start Cancer Care – il nuovo inizio dopo la diagnosi di cancro”. Il progetto pilota su Roma offre corsi gratuiti a pazienti in cura per un carcinoma al seno e in follow up. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione IncontraDonna con il patrocinio di Fondazione Aiom (Associazione Italiana Oncologia Medica) e di Fondazione Sport City.

Lezioni gratuite per le donne operate al seno e ai caregiver

Oggi, in Italia si contano più di 830.000 donne che convivono con una diagnosi di tumore al seno. Il tasso di sopravvivenza, per fortuna, è in costante aumento. Però, come sottolineano gli oncologici, alimentazione, attività sportiva e supporto psicologico fanno parte del percorso di guarigione di ogni malato di cancro. Perché spesso le cure proseguono per lungo tempo. Accade, per esempio, quando ci si sottopone alle terapie ormonali, con gli effetti collaterali che si fanno sentire.

Per contrastare le reazioni indesiderate provocate dalle terapie e favorire il benessere delle pazienti oncologiche, è nato il progetto Re-Start. “Ansia, depressione e stress indotti dal cancro possono essere tenuti a bada con un programma multidisciplinare. Noi offriamo lezioni gratuite in tanti ambiti” spiega la dottoressa Adriana Bonifacino, senologa e Presidente di Fondazione IncontraDonna.

“Dal Tai Chi al canottaggio, dal teatro alla scrittura espressiva fino al flamenco, al Pilates e all’arteterapia. Tutte attività che incidono positivamente sulla salute delle donne. Abbiamo pensato anche a chi si occupa delle malate di cancro e abbiamo riservato ai caregiver il 20% dei posti disponibili per i sette corsi attivati fino a oggi. Perché anche alle persone indirettamente coinvolte dalla patologia oncologica è giusto dare la possibilità di usufruire di servizi di supporto psicofisico.

Corsi e attività sono personalizzati

Oggi i trattamenti per la cura delle neoplasie sono sempre più strutturati su misura del paziente, grazie anche ai nuovi strumenti diagnostici che permettono una selezione accurata delle terapie.

“Bisogna fare lo stesso anche nel percorso di riabilitazione oncologica e proporre attività che migliorano la qualità della vita rispondendo ai bisogni delle donne coinvolte” dice Andrea Botticelli, Responsabile della Breast Unit del Policlinico Umberto I e Responsabile Scientifico del progetto RE-START Cancer Care. “C’è chi prova piacere nella danza e chi trova uno sfogo nella scrittura. Ecco perché personalizziamo l’offerta dei corsi sui bisogni delle pazienti oncologiche che stanno seguendo il trattamento e che sono in follow up”.

Il team di esperti conosce bene la malattia e crede nell’efficacia dell’approccio multidisciplinare. “Selezioniamo tra le diverse attività quelle che possono essere più adatte a ogni singola paziente, personalizzandole quando è necessario” spiega la dottoressa Bonifacino. “Dopo un primo colloquio e un questionario possiamo infatti identificare i bisogni personali così da proporre dei percorsi su misura”.

Dove seguire i corsi gratuiti

Il progetto ha come partner scientifici il Policlinico Umberto I e l’Irccs Istituto Dermopatico dell’Immacolata, mentre le diverse attività si svolgono nelle migliori palestre e strutture della capitale. Per aderire bisogna chiedere al proprio oncologo. “Le partecipazioni stanno arrivando numerose sia dai pazienti che dai caregiver” conclude Bonifacino. “Ci auguriamo che il progetto soddisfi le aspettative e che possa vedere l’adesione di altri partner scientifici. Sarebbe bello se riuscissimo a estendere il progetto anche ad altre realtà e al di fuori della provincia di Roma”.

Benefici dell’attività fisica per i pazienti oncologici

Gli studi scientifici confermano i molteplici benefici dell’attività fisica per le pazienti oncologiche che hanno ricevuto una diagnosi di tumore al seno. L’esercizio regolare può contribuire a ridurre il rischio di recidiva e di mortalità, migliorando al contempo la qualità della vita durante e dopo il trattamento.

Fare attività fisica aiuta a contrastare gli effetti collaterali delle terapie, come la stanchezza cronica, la perdita di massa muscolare e le problematiche legate all’umore. Senza contare che praticare esercizio con regolarità favorisce il mantenimento di un peso corporeo sano, riducendo il rischio di sviluppare altre patologie. L’impatto positivo dell’attività motoria si estende anche alla sfera psicologica, contribuendo a ridurre lo stress, l’ansia e i sintomi depressivi spesso associati all’esperienza del cancro. Per questi motivi, le linee guida internazionali raccomandano l’inclusione dell’attività fisica per i pazienti oncologici in cura e in riabilitazione.

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