Tumore alla vescica, un nuovo farmaco e un registro per i pazienti metastatici
Maggio è il mese della sensibilizzazione del cancro uroteliale
Le diagnosi sono in aumento, ma arrivano un nuovo farmaco e un registro per valutare l’efficacia delle cure e aiutare sempre di più i pazienti. Le novità che riguardano il tumore alla vescica non mancano ed emergono proprio nel mese dedicato alla sensibilizzazione del cancro uruoteliale.
Sei in cura anche tu per un tumore alla vescica? Allora leggi subito il nostro articolo.
Il cancro alla vescica colpisce soprattutto gli uomini
Nel 2022 le diagnosi di tumore alla vescica hanno raggiunto quota 29.200 e si è registrato un +8% di casi rispetto al 2017. I più colpiti risultano gli uomini, con oltre 23.000 casi, ma sono in aumento anche le pazienti donne con un incremento dell’11%. Sul banco degli imputati salgono soprattutto gli stili di vita scorretti, a partire dal fumo di sigaretta che è responsabile del 43% delle patologie maschili e del 25% di quelle femminili. Un altro aspetto negativo? Per questo tumore non sono previsti programmi di screening.
Per fortuna, ci sono campanelli d’allarme importanti: “La presenza di sangue nelle urine è un sintomo evidente che va segnalato subito al proprio medico e allo specialista urologo, che prescriverà esami specifici” spiega il prof. Giuseppe Procopio, direttore del Programma prostata e Oncologia medica Genitourinaria all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. “Nel 75% dei pazienti la malattia si presenta allo stadio iniziale ed è confinata alle parti superficiali della parete vescicale. Così possiamo intervenire chirurgicamente con buone opportunità di guarigione”.
“Dagli Stati Uniti arriva un nuovo farmaco molto efficace per chi ha il tumore metastatico ed è stato attivato il primo Registro nazionale dei pazienti per monitorare le cure e accogliere le esigenze dei malati".
Un nuovo farmaco per chi è metastatico
I problemi maggiori, purtroppo, riguardano le oltre 7.300 persone all’anno che hanno un tumore metastatico. Anche per loro, però, ci sono nuovi spiragli di ottimismo. Infatti, sono in arrivo nuovi farmaci dagli Stati Uniti. “Il più promettente si chiama sacituzumab govitecan, un anticorpo-farmaco coniugato già utilizzato nel carcinoma mammario triplo negativo metastatico e che ha avuto ottimi risultati con pazienti che avevano già fatto la classica chemioterapia” precisa il prof. Procopio.
Non solo: è stato appena attivato il primo Registro nazionale dei pazienti con carcinoma uroteliale metastatico. Il progetto coinvolge più di 50 centri italiani che faranno rete, monitoreranno la totalità dei casi, raccoglieranno dati per avere nuove evidenze scientifiche sulle terapie e far emergere poi i bisogni dei malati.
Infine, ti segnaliamo anche l’Associazione PaLiNuro, che da anni è al fianco delle persone che soffrono di tumore alla vescica. Se vuoi conoscerli, clicca su https://associazionepalinuro.com.