Chi fa la chemio può stare al sole: scopri come
Quello tra chemioterapia e sole sembra un matrimonio a rischio. Invece, prendere solo il buono dei raggi del sole, senza fare correre rischi inutili alla pelle indebolita dalla radioterapia o dalla chemio, è possibile. Basta imparare a farlo bene, con le migliori creme solari per malati oncologici.
Quando si affronta un percorso di cure oncologiche come chemio o radioterapia, è normale chiedersi se sia possibile godersi il sole e i suoi benefici. “Le terapie oncologiche possono essere fotosensibilizzanti” avverte la dottoressa Carolina Ambra Redaelli, direttrice ricerca e sviluppo di Ontherapy. “La buona notizia è che con alcune precauzioni, come attendere almeno 2 mesi dall’ultima radioterapia o l’approvazione dell’oncologo in base alle terapie in atto, e l’adeguata protezione solare, dopo la radioterapia o la chemioterapia si può tornare a godere del sole estivo”.
In questo articolo scopriamo come fare andare d’accordo chemio e sole, e come esporsi nel modo corretto per avere effetti positivi sul corpo e sullo spirito.
Quali sono i danni del sole alla pelle
Difendersi dai raggi solari è importante per chiunque e non solo per chi è malato di tumore. La potenza dei raggi ultravioletti è molto elevata: se pensi che i raggi UVA riescono a passare anche i vetri, ti rendi conto che devi proteggere la pelle anche quando il sole è nascosto dalle nuvole che lo filtrano solo parzialmente.
- Dai raggi UVA bisogna difendersi perché i danni che provocano alla pelle sono a lungo termine: accelerano il processo di invecchiamento, aggredendo le fibre che assicurano densità e compattezza alla pelle, cioè elastina e collagene, e contribuiscono alla formazione di radicali liberi.
- Non va meglio con i raggi UVB: anche se sono il 5% della radiazione totale, sono più aggressivi dei raggi UVA. Infatti, stimolano la comparsa dell’abbronzatura così come quella di eritemi, arrossamenti e scottature.
In questo contesto, il connubio tra sole e chemioterapia risulta ancora più pericoloso. Ecco perché oltre a usare una protezione efficace, con filtri che siano in grado di proteggere sia dai raggi UVB che dai raggi UVA corti e lunghi, è necessario mettere in pratica abitudini di buon senso.
Non dimentichiamo che le terapie oncologiche sono debilitanti e che tra gli effetti collaterali di certi medicinali c’è la fotosensibilizzazione che può aumentare la sensibilità alle radiazioni solari. Ecco perché anche l’esposizione al sole dopo la radioterapia va fatta sempre con le dovute cautele.
Tumore al seno: come comportarsi
Anche le donne col tumore al seno e si sottopongono a radioterapia devono prestare attenzione al sole. La pelle dell’area trattata con le radiazioni diventa, infatti, molto più sensibile e vulnerabile alla comparsa di irritazioni e arrossamenti.
Ma le vacanze al mare e al sole dopo un tumore al seno si confermano comunque benefiche per il benessere fisico e psicologico di ogni paziente oncologica.
“In caso di cure in corso, come la radioterapia al seno, è bene coprire sempre la zona con indumenti leggeri che lascino respirare la pelle ed evitare l’esposizione al sole. L’ideale è stare al fresco e uscire la mattina presto o il tardo pomeriggio”, raccomanda la dottoressa Redaelli. ”Bisogna sempre fare attenzione a mantenere la pelle fresca, per evitare che il sudore irriti l’epidermide delicata. Soprattutto l’area trattata da radioterapia merita l’attenzione di prodotti idratanti e oli lenitivi”.
Gli effetti del sole sulla pelle: come prendere solo i benefici
Il sole ha numerosi benefici per la salute, come stimolare la produzione di vitamina D, migliorare l’umore e favorire il recupero psicofisico. La luce solare stimola infatti la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore associato al benessere e alla felicità.
Eppure, il rapporto tra chemio e sole può risultare difficile da gestire, e chi vuole esporsi durante le cure di chemioterapia o radioterapia, o dopo pochi mesi dalla fine dei trattamenti deve adottare qualche attenzione.
“I principi immunoterapici possono causare reazioni cutanee che con il sole aumentano, la radioterapia sensibilizza l’area trattata e i farmaci usati per la chemio al sole espongono a rischio di scottature e macchie” sottolinea la dottoressa Redaelli. “Senza arrivare a rinunciare alle vacanze o ad attività all’aperto e al sole, basta proteggersi in modo adeguato. Bisogna indossare indumenti idonei, se in corso di terapia, oppure applicare generosamente una crema solare con fattore di protezione molto alto, ovvero con SPF 50+, una volta terminate le terapie o in corso di follow up. Ovviamente non bisogna esporsi mai in nessun caso nelle ore centrali”.
A fine giornata, o quando il caldo si fa sentire, è decisivo rinfrescare la pelle senza irritarla. La detersione quotidiana va effettuata con delicatezza, usando prodotti detergenti dermoaffini che riducono la desquamazione e proteggono lo strato idrolipidico che difende la pelle.
“Una corretta routine di protezione solare è il segreto per beneficiare degli effetti positivi del sole”, afferma la dottoressa. “Scegliere le corrette creme solari, appositamente studiate per le persone in terapia oncologica, e tempi e momenti di esposizione fa la differenza per la salute della pelle.”
Quali creme solari per malati oncologici
Per rispondere alle necessità della pelle sensibilizzata da chemio e radioterapia è importante scegliere prodotti formulati con un’attenzione in più. Non servono tante creme solari per malati oncologici, basta un solo prodotto ma specifico e di qualità. “Nella linea Ontherapy abbiamo inserito un prodotto resistente all’acqua e dal finish invisibile, studiato per rispondere alle esigenze specifiche di una pelle che deve fare i conti con chemio e sole” spiega l’esperta.
Lo stick Fotoprotettivo SPF50+ assicura un’elevata protezione grazie a filtri fotostabili e non assorbibili efficaci contro i raggi UVB, UVA corti e UVA lunghi. Si può usare su viso e corpo ed è ideale anche per proteggere i nei, cicatrici e macchie cutanee e in caso di iperpigmentazione da radioterapia.
“Ed è privo di filtri solari ritenuti dannosi per il sistema endocrino, potenziali allergenici e filtri fisici. Mentre la presenza di Olio di Macadamia e di Tocoferolo offre una carezza in più, dalle proprietà idratanti e antiossidanti, alla pelle che ha bisogno di una specifica protezione solare dopo radioterapia e chemio”, conclude la dottoressa Redaelli.
Aggiungiamo noi che lo Stick Ontherapy è anche molto comodo perché è sotto forma di gel solido. Quindi si può stendere direttamente sulla pelle senza bisogno di massaggio che può risultare fastidioso per chi ha già la pelle resa sensibile dalle terapie.
Prepara la pelle al sole in 8 mosse
Per godersi il sole in sicurezza durante e dopo le terapie oncologiche, è importante preparare la pelle con alcuni accorgimenti.
- Durante radioterapia al seno o chemio, chiedere sempre il parere dell’oncologo prima di esporsi al sole, per individuare eventuali controindicazioni.
- Idratare a pelle con creme lenitive a base di attivi naturali, oltre a ceramidi e acido ialuronico, sia prima della partenza per le vacanze che a fine giornata. (aggiungerei link alla crema lenitiva)
- Scegliere una crema solare con SPF 50+ e filtri fotostabili UVA e UVB di ottima qualità.
- Applicare la protezione almeno 30 minuti prima di esporsi e ripetere l’applicazione frequentemente, soprattutto dopo il bagno.
- Stare sempre all’ombra nelle ore più calde, dalle 11 alle 17, quando i raggi sono più forti.
- Mettere la crema solare anche se si resta sotto l’ombrellone perché il tessuto non è in grado di schermare i raggi solari.
- Fare movimento per mantenere la circolazione in moto e non stare fermi sotto il sole.
- Coprirsi con indumenti leggeri, cappelli e occhiali da sole per aumentare la protezione.
In conclusione, anche chi fa la chemio, con i dovuti accorgimenti, può prendere il sole. Ma bisogna dedicare attenzioni alla propria pelle, perché proteggerla durante le cure oncologiche è possibile e doveroso. Con le giuste precauzioni e i prodotti specifici, i benefici del sole possono accompagnare il percorso di guarigione, regalando momenti di benessere e normalità.
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