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Il vaccino contro l'herpes: la tua difesa se hai l cancro


I pazienti oncologici devono proteggersi dal virus della varicella. Fare il vaccino prima di cominciare la terapia è indispensabile per tenere lontano il rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio

Hai fatto il vaccino contro l’Herpes? Se stai per iniziare la chemioterapia, meglio farlo prima. La raccomandazione arriva dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), che ha appena ribadito in un convegno l’importanza della profilassi per chi si sta curando.

L’Herpes, ovvero il fuoco di Sant’Antonio, è causato dal virus Varicella-Zoster. La prima volta che entra in contatto con l’organismo scatena la classica varicella. Ma poi può rimanere latente nel corpo e riattivarsi dopo anni causando, appunto, il fuoco di Sant’Antonio, una patologia molto fastidiosa e parecchio diffusa, tanto che una persona su 3 è a rischio di ammalarsi almeno una volta nella vita.

Per i pazienti oncologici, purtroppo, il rischio si alza, visto che il sistema immunitario è più debole. Il virus, poi, può diventare particolarmente aggressivo. “Può portare lesioni cutanee serie, che causano a loro volta infezioni batteriche e setticemia” spiega Paolo Pedrazzoli, direttore del reparto di Oncologia alla Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. “Poi può colpire diversi organi e portare epatiti o polmoniti e piastrinopenia, cioè la cosiddetta varicella emorragica. Il decorso è più lungo e questo ritarda anche le terapie oncologiche”.

“Il vaccino rimane un’arma fondamentale e deve essere somministrato almeno due settimane prima dell’inizio della chemioterapia. Tra l'altro, non è importante soltanto quello contro l'Herpes, ma anche quelli contro lo pneumococco, l’influenza, il papilloma virus e il Covid-19”

Ecco perché la vaccinazione è fondamentale. È gratuita, basta una sola iniezione e l’efficacia è superiore al 90%. Ma purtroppo i malati di cancro non la fanno sempre. “Manca la giusta informazione e spesso gli specialisti non sono attenti a questo aspetto” conclude Saverio Cinieri, presidente dell’Associazione italiana oncologia medica.

“Il vaccino rimane un’arma fondamentale e deve essere somministrato almeno due settimane prima dell’inizio della chemioterapia. Tra l’altro, non è importante soltanto quello contro l’Herpes, ma anche quelli contro lo pneumococco, l’influenza, il papilloma virus e il Covid-19”.

Allora, se stai per cominciare la chemio parla di questo argomento con l’oncologo e con il tuo medico di base. Perché i vaccini possono rendere il tuo percorso di cura più sicuro ed efficace.