Arriva Vik, l’assistente per chi ha un cancro all’ovaio
Arriva Vik, l’assistente per chi ha un cancro all’ovaio. Immagina un aiutante speciale, sempre disponibile 24 ore su 24, e pronto a risolvere tutti i tuoi dubbi su dolori e terapie. Ecco, da oggi questo sogno diventa realtà perché è appena nato Vik, il primo assistente virtuale per le donne che hanno un tumore ovarico.
Tecnicamente si chiama chatbot, o patient support program: in pratica, è una app che è stata programmata tramite l’intelligenza artificiale per supportare le pazienti oncologiche. Il progetto è stato ideato dall’azienda francese Wefight, che ha già inventato diversi assistenti virtuali dedicati ad altre patologie, con la collaborazione della casa farmaceutica Gsk e di Acto onlus, l’associazione che riunisce pazienti, medici e imprese in prima linea contro il carcinoma ovarico.
Non solo: tra i ‘maestri’ di Vik spicca il Dottor Carmine De Angelis, oncologo dell’Università Federico II di Napoli. E’ stato lui, infatti, a istruire la app e a ‘insegnarle’ tutto quello che sa. Ovvero i sintomi della malattia, i trattamenti e i farmaci da prendere, con tanto di bugiardini dei medicinali memorizzati, i consigli su alimentazione, sport e sessualità.
L’assistente può anche memorizzare gli appuntamenti di controllo con i medici e gli orari delle terapie e permette di condividere testimonianze e racconti delle pazienti.
“Il progetto nasce con l’obiettivo di far fronte a tre grandi bisogni delle malate: la mancanza di informazioni veloci e affidabili di natura medica, la ricerca di un sostegno durante il percorso diagnostico e terapeutico e il senso di solitudine ed isolamento avvertito dalle donne in questa fase della loro vita.
L’applicazione diventa un assistente virtuale che le accompagna rispondendo ai loro quesiti, condividendo informazioni e interagendo in maniera attiva. Vik non si sostituisce al medico, ma diventa un suo importante alleato. I contenuti sono il risultato di un ampio lavoro di revisione della letteratura scientifica, come le Linee Guida dei vari Paesi europei”.
“Il progetto nasce con l’obiettivo di far fronte a tre grandi bisogni delle malate: la mancanza di informazioni veloci e affidabili di natura medica, la ricerca di un sostegno durante il percorso diagnostico e terapeutico e il senso di solitudine ed isolamento avvertito dalle donne in questa fase della loro vita”
Dottor Carmine De Angelis
Oncologo dell’Università Federico II di Napoli
Il tumore ovarico viene diagnosticato ogni anno a circa 5.200 pazienti. Per gli addetti ai lavori è un ‘silent killer’, un killer silenzioso visto che purtroppo non esiste uno screening mirato per fare prevenzione e anche i sintomi sono spesso generici. Quindi la diagnosi arriva spesso quando la neoplasia è in fase avanzata. Ecco perché ogni strumento che aiuta la qualità della vita è davvero prezioso. Vik si trova nei vari app store online e anche e sui siti di Gsk e Acto.