Bella durante la chemio: 5 consigli per te
Chemioterapia e radioterapia lasciano il segno: sono gli effetti collaterali delle cure salvavita, inestetismi da terapie oncologiche, fastidiosi e a volte anche dolorosi. Inevitabili? Non tutti e non sempre. Però, grazie alla oncologia estetica e a prodotti cosmetici formulati proprio per le necessità delle pazienti oncologiche si possono curare e anche prevenire molti di questi inestetismi. Ne parliamo con un’esperta, la dottoressa Ambra Redaelli, alla quale abbiamo chiesto 5 consigli per proteggere pelle, capelli e unghie.
L’essenza del fascino femminile non risiede solo nell’apparenza esteriore, ma sta nella profonda connessione tra anima e corpo che rende unica ogni donna. Purtroppo, gli inestetismi da terapie oncologiche, come la chemioterapia, possono intaccare questa armonia, minando l’identità femminile e rendendo il percorso di guarigione più complesso.
L’impatto con la perdita di capelli, con le alterazioni cutanee e con la fragilità delle unghie non si ferma all’estetica, ma tocca corde emotive profonde. In questa prospettiva, ridefinire la propria beauty routine diventa un atto di empowerment: attraverso prodotti pensati per le esigenze di chi ha il cancro, è possibile riconnettersi con la propria bellezza autentica e ritrovare quella scintilla che brilla oltre ogni avversità.
Come trattare gli inestetismi da terapie oncologiche
Ogni anno nel nostro Paese 180mila donne vedono nel riflesso dello specchio i segni del cancro attraverso più o meno importanti inestetismi correlati alle terapie oncologiche. A seconda del trattamento, infatti, la pelle può reagire in modi diversi.
Sapere come comportarsi è il primo passo fondamentale per gestire ogni inconveniente nel migliore dei modi. Non sempre, però, gli specialisti si soffermano a lungo sulle ripercussioni estetiche delle cure. Quindi, il più delle volte ci si trova spaesate davanti alle unghie che si spaccano o alla pelle talmente in fiamme da non poterla nemmeno accarezzare. D’istinto si può commettere l’errore di cercare la soluzione più rapida tra i cosmetici cosiddetti “naturali”, ma senza avere alcuna certezza sulla loro compatibilità con una pelle che è diventata improvvisamente molto vulnerabile.
“Al contrario, gli oli essenziali, per esempio – che sono prodotti naturali – possono rivelarsi molto pericolosi, irritanti e provocare effetti indesiderati importanti” spiega la dottoressa Carolina Ambra Redaelli, Direttrice Ricerca e Sviluppo di Dermophisiologique. “Per i malati oncologici, invece, servono prodotti formulati specificamente senza ingredienti potenzialmente sensibilizzanti”.
Quando sappiamo quello che ci aspetta, invece, diventa un po’ più facile reagire e sopportare meglio certi momenti difficili. Lo confermano anche alcuni studi condotti: i trattamenti estetici efficaci sugli inestetismi da terapie oncologiche possono alleviare il disagio percepito, migliorare i sintomi cutanei e la qualità di vita correlata alla salute. Ecco, allora, le informazioni e i consigli utili anche per giocare d’anticipo, prenderti cura del tuo aspetto e sentirti te stessa, a dispetto degli effetti collaterali della chemio.
Alla chemio non si rinuncia: la si aggira
La chemioterapia cura il cancro con farmaci che si possono assumere per via orale o per via endovenosa. Ci si sottopone alla chemio prima di un intervento per ridurre la massa tumorale, dopo l’operazione per ripulire l’organismo da cellule tumorali rimanenti, e anche senza passare per la chirurgia. In tutti i casi, i farmaci chemioterapici si diffondono attraverso la circolazione del sangue per distruggere le cellule tumorali, che si riproducono più intensamente. Ma risultano tossici anche per altre cellule come quelle delle pelle, dei follicoli piliferi e delle unghie. In attesa che la ricerca identifichi alternative efficaci alla chemio, a noi non resta che stringere i denti e trovare una soluzione agli effetti collaterali dei trattamenti anti cancro.
1. Problema: la pelle secca
Le terapie ormonali possono avere un effetto disidratante e trattamenti come la chemio accelerano la desquamazione. Le cure adiuvanti possono durare anche cinque anni, come nel caso delle terapie ormonali contro il carcinoma al seno. Giorno dopo giorno, però, la pelle si disidrata e sembra invecchiare precocemente. Al termine della cura, la maggior parte delle pazienti oncologiche racconta di avere una pelle molto più secca di un tempo e quasi ruvida al tatto.
Prova a fare così. Non aspettare di scoprire gli effetti collaterali della chemio mentre ti guardi allo specchio. Comincia a fornire un surplus di idratazione alla tua pelle, già da prima di cominciare la terapia, con un prodotto ricco di ceramidi protettive, come Lenitivo Ontherapy, che favorisce il ripristino della barriera cutanea e protegge la pelle dalla disidratazione. Mantieni le buone abitudini di cura della pelle anche durante e dopo il trattamento
2. Problema: sensibilità al sole
Succede anche questo quando ci si sottopone ad alcune terapie oncologiche: la pelle non tollera l’esposizione ai raggi UV. Basta indossare delle scarpe aperte per vedere comparire piccole eruzioni cutanee sul collo del piede. Anche le zone del viso non protette dall’ombra del cappello si arrossano come per una scottatura.
Prova a fare così. “Prima di uscire, indossa indumenti con protezione UV, cappelli a tesa larga e guantini di cotone leggero, anche quando pensi che le nuvole ti terranno al riparo dal sole” dice la dottoressa Redaelli. “Ogni giorno stendi una crema solare con protezione ad ampio spettro SPF 50+ e porta con te lo stick per i ritocchi”. La massima comodità te la offre lo stick fotoprotettivo Ontherapy trasparente, con filtri fotostabili, da applicare direttamente sulle zone sensibili al sole, comprese quelle irritate, senza bisogno di massaggio.
3. Problema il rossore
Alcune infusioni di chemioterapia, come il fluorouracile (impiegato nel trattamento dei tumori al colon, al retto, al seno, allo stomaco e pancreas), possono causare un’eruzione cutanea da sfregamento nelle zone come ascelle, inguine e seno che sono più soggette all’umidità e alla sudorazione. Ci sono poi farmaci che possono scatenare delle eruzioni cutanee molto simili all’acne: prudono, si arrossano e a volte fanno anche male.
Prova a fare così. Quando fai le infusioni cerca di vestirti con capi leggeri e, se possibile, non avvolgerti in una coperta. Fai una doccia rinfrescante subito dopo. Nel caso di eruzioni cutanee, che spesso compaiono quando vengono somministrati gli inibitori HER2, è sempre bene parlarne con il proprio oncologo, che può consigliare un antibiotico, o altro farmaco, per uso orale o topico per ridurre l’infiammazione. Ma cosa si mette sulla pelle? Sicuramente non è questo il momento di applicare prodotti anti-acne che contengono perossido di benzoile o acido salicilico, perché possono asciugare gravemente la pelle.
Per lenire rossori e irritazioni bisogna puntare sulle formulazioni delicate, ricche di ingredienti noti per le loro proprietà dalle proprietà calmanti e disarrossanti, come la crema Lenitivo Ontherapy. “Questa emulsione dermoaffine placa la sensazione di prurito e grazie anche a ceramidi, acido ialuronico e lipidi vegetali favorisce il ripristino della barriera cutanea, nutre e protegge la pelle dalla disidratazione” spiega l’esperta.
Se vuoi tenere a bada gli effetti dell’eccessiva sudorazione, senza irritare la pelle affidati alla speciale formula del deodorante Vapo no Gas Ontherapy: da una parte contrasta batteri e acidi grassi responsabili del cattivo odore, dall’altra idrata e dà sollievo alla pelle grazie all’azione combinata di Pantenolo, Betaina e Zinco-PCA.
4. Problema: unghie fragili
Ci sono alcuni farmaci chemioterapici che lasciano il segno soprattutto sulle unghie. L’infiammazione del letto ungueale è fastidiosa e può anche provocare il distacco dell’unghia, nei casi più gravi. Generalmente, quello che accade più spesso è vedere le unghie che si indeboliscono, si fessurano, si scuriscono e si rompono.
Prova a fare così. Quando l’unghia inizia a staccarsi non è possibile recuperarle. Bisogna attendere qualche mese perché cresca completamente. L’ideale è prevenire. Come? Dedicando le giuste attenzioni, ma con nuove abitudini. Innanzitutto, è meglio tagliare le unghie, proprio per evitare che si scheggino o si rompano urtando contro qualcosa. Siccome i batteri possono annidarsi facilmente sotto le unghie, soprattutto se sono danneggiate, lavale bene con un detergente delicato non schiumogeno.
Poi, con le mani asciutte applica un prodotto capace di contrastare lo sfaldamento dell’unghia, come Ontherapy Anti desquamazione, emulsione formulata con urea al 5%, antimicotico naturale ottimo per le unghie rovinate. Dimentica lo smalto semipermanente e la ricostruzione delle unghie, e se vuoi la manicure colorata, scegli solo prodotti con il silicio che fortifica le unghie e privi di sostanze tossiche.
5. Problema: perdita dei capelli
La prospettiva della calvizie è uno degli effetti collaterali più temuti, soprattutto dalle donne, per le quali i capelli sono una parte importante della loro identità. Perdere i capelli può risultare angosciante, ma non succede con tutti i tipi di chemio. Quando accade, te ne accorgi un paio di settimane dopo l’inizio della terapia.
Puoi decidere di rasare il capo e usare la parrucca, il turbante o il cappello. Oppure puoi scoprire di apprezzare la nuova versione di te, affascinante anche senza la capigliatura che ti incornicia il viso. Infatti, sono sempre di più le donne che ci raccontano di piacersi anche con questo nuovo stile. In entrambi i casi, resta comunque importante trattare il cuoio capelluto con molta cura.
Prova a fare così. In questo periodo sarebbe bene ridurre il lavaggio a non più di due volte a settimana, per evitare di privare il cuoio capelluto del film idrolipidico protettivo. “Lava la testa il giorno precedente la seduta di chemio e poi evita di fare lo shampoo in quelli immediatamente successivi alla terapia”, suggerisce la dottoressa Redaelli. “Ricordati che anche la cute del cuoio capelluto si assottiglia per effetto della chemio, proprio come accade al resto della pelle. E questo comporta una maggiore secchezza, la comparsa di prurito e a volte anche di desquamazione”.
Quando perdi i capelli durante la chemio, sotto la doccia usa prodotti che non siano schiumogeni e che puliscano la cute con delicatezza. In caso di prurito o secchezza, applica sul cuoio capelluto qualche goccia di olio emolliente che nutre la cute, grazie alla miscela di oli e burri vegetali, e ti protegge dalle irritazioni causate dall’uso della parrucca.
In collaborazione con Ontherapy
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