3 Minuti17 Gennaio 2023

La diagnosi di tumore al polmone? La fa l’intelligenza artificiale


Succede al Policlico Sant’Orsola di Bologna: una scoperta perfetta per scovare i noduli più piccoli

La diagnosi di tumore al polmone? La fa l’intelligenza artificiale. Succede al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, dove questa tecnologia consente di scovare i noduli più piccoli e di intervenire quando la massa è più operabile e curabile. Se vuoi saperne di più, leggi (e salva) questo articolo.

Il Policlinico Sant’Orsola è il primo ospedale pubblico europeo a usare questa tecnologia, che tecnicamente si chiama Body Vision Lung System e permette, appunto, di trovare i noduli ai polmoni quando sono ancora all’inizio. Un dettaglio fondamentale, visto che questo tumore colpisce ogni anno circa 41.000 italiani ma spesso si arriva alla diagnosi in ritardo.

Ma che cosa fa, in pratica, l’intelligenza artificiale? Incrocia in tempo reale i dati di una Tac e le immagini della radiologia fluoroscopica (la radiografia che utilizza la fluorescenza per evidenziare parti del corpo e organi), creando un’immagine 3d molto dettagliata del polmone. Vedendo questa immagine, i medici possono continuare l’esame e ‘visionare’ dettagli e zone in cui di solito non sarebbe possibile arrivare.

“L'intelligenza artificiale incrocia in tempo reale i dati di una Tac e le immagini della radiologia fluoroscopica (quella che usa la fluorescenza per evidenziare parti del corpo e organi), creando un'immagine 3d molto dettagliata del polmone. Così i medici 'visionano' dettagli e zone in cui non sarebbe possibile arrivare".

Quando un medico ha dei sospetti su una massa al polmone, per esempio, procede con una broncoscopia, ma si tratta di un esame meno preciso e, soprattutto, più invasivo. In alternativa, si usano anche le minisonde ecografiche radiali, ma anche queste si rivelano meno precise. L’intelligenza artificiale, invece, è dettagliata, veloce e immediata. In pratica, fa davvero la differenza.

Una vera e propria rivoluzione per la sala endoscopica dell’Irccs, primo ospedale pubblico in Europa ad adottarla: riconoscere e diagnosticare precocemente significa battere sul tempo eventuali malattie offrendo migliori prospettive di cura e la possibilità di agire subito chirurgicamente.

Il nuovo strumento è già entrato in azione nell’unità di Pneumologia Interventistica dell’ospedale, diretta dal dottor Piero Candoli. “Il Body Vision Lung System ricostruisce una immagine tridimensionale della realtà che non sarebbe possibile visualizzare altrimenti” spiega l’équipe dell’unità.

“Riproduce fedelmente una broncoscopia e indirizza i medici che la utilizzano, come un piccolo e sofisticato “navigatore” intelligente, così da arrivare in posti dove non sarebbe stato possibile arrivare con la normale navigazione e scovare precocemente anche le tracce meno visibili di noduli polmonari periferici, che sarebbero difficilmente evidenziabili con gli attuali dispositivi disponibili”.

Dati alla mano, l’intelligenza artificiale potenzia la capacità di diagnosi del 10% e lo fa con grande velocità. La speranza, insomma, è che queste tecnologia (e tante altre) siano usate in tutti gli ospedali e anche per altri tipi di tumore.