Pink Amazons: sali in canoa e combatti il tumore al seno
Per la nostra rubrica destinata alla associazioni oncologiche, oggi ti raccontiamo chi sono le Pink Amazons, donne che affrontano il cancro a colpi di pagaia. Per chi è stato operato di tumore al seno, andare in canoa è un grande aiuto. Puoi farlo anche tu, per superare le tue paure e tenere lontano il linfedema che può insorgere in seguito alle terapie e alla rimozione dei linfonodi.
C’è un drago che protegge le donne che hanno avuto un tumore al seno e che ogni settimana solca le acque dell’Idroscalo, il lago artificiale alle porte di Milano. Si tratta della creatura mitologica che impreziosisce le barche delle Pink Amazons, un’associazione senza scopo di lucro, nata nel 2013 grazie a sette donne accomunate dalla stessa malattia e dalla medesima voglia di affrontare il post malattia con energia e ottimismo.
Andare in canoa protegge dagli edemi
L’idea che ha dato vita all’associazione di donne in canoa affonda le sue radici negli studi condotti dal medico canadese Don McKenzie. Negli anni Novanta ha monitorato i benefici dell’attività sulle donne operate al seno e dopo un lungo monitoraggio ha dichiarato che senza alcun dubbio di ricerche che andare in canoa ha effetti benefici. Pagaiare è un movimento lento ma incisivo che permette di contrastare il linfedema, la patologia cronica che può colpire le pazienti oncologiche dopo l’asportazione dei linfonodi.
In Italia esistono 35 squadre di 'canoiste' speciali
I suoi studi fanno il giro del mondo e danno vita a oltre 200 squadre di donne che, dall’America all’Australia, risorgono a bordo di una canoa. “Solo in Italia ci sono 35 squadre che fanno parte della rete Breast Cancer Survivors, tra noi ci chiamiamo sorelle” spiega Annalisa Pirastru, presidente delle Pink Amazons. “Noi Pink siamo il team milanese e abbiamo una trentina di iscritte: la più giovane ha 42 anni, le più anziane come me hanno superato i 60. Siamo lavoratrici, casalinghe, mamme, professioniste. Ci alleniamo tre volte alla settimana nel lago dell’Idroscalo, il meraviglioso polmone verde ai confini di Milano”.
Il drago sulle canoe: simbolo wellness
Ogni martedì, giovedì e sabato, le imbarcazioni colorate accarezzano l’acqua e si muovono come eleganti dragoni che incantano chi le osserva. “Le canoe si chiamano dragon boat e hanno origini nella cultura cinese per la quale il drago è simbolo del benessere psicologico” spiega la presidente. “Ogni canoa trasporta 20 pagaiatrici, la poppa ha la forma della testa del drago mentre la prua ricorda la coda. La rotta viene indicata dalla timoniera a ritmo di un tamburo, che rappresenta il nostro cuore che è tornato a battere. Perché su queste canoe noi non facciamo solo sport, non solo curiamo il linfedema, ma ricominciamo a vivere”.
Tra una pagaiata e l’altra, insieme si superano le paure, si ritrova confidenza con un corpo che ne ha passate tante e ci si sostiene le une con le altre. “Venite a trovarci, a vedere con i vostri occhi che si può uscire dal buio della malattia e ritrovare la voglia di fare, muoversi e stare insieme. È un’attività faticosa, si suda, ma è coinvolgente. Non si perde mai il sorriso e quando si comincia, fin dalle prime pagaiate è impossibile mollare”.
“Pagaiare insieme è coinvolgente. Si fatica insieme, si vivono emozioni insieme e non si perde mai il sorriso. L’attività è per tutti. Quando si comincia a pagaiare è impossibile mollare”.
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Allenamenti ed eventi: benvenuti gli sponsor
Le Pink Amazons si allenano sempre, con il sole, la nebbia e il vento. Qualche volta hanno anche spaccato il ghiaccio del lago a colpi di pagaia. E di risate. Oltre agli allenamenti, partecipano a competizioni ed eventi. “Abbiamo gareggiato a Venezia, sul lago di Garda, sul Tevere e sul Po, a Cagliari” racconta Annalisa. “Ogni specchio d’acqua può diventare teatro per delle giornate speciali fatte di benessere e serenità. Quando ci siamo ritrovate a Firenze per il raduno internazionale sono arrivate da tutto il mondo più di 4.000 donne. Il prossimo anno, dovrebbe esserci il nuovo raduno in Nuova Zelanda. Queste trasferte hanno dei costi che non tutte possono permettersi, quindi se c’è qualche sponsor che vuole aiutarci, noi accettiamo volentieri”.
Le Pink Amazons gettono lo sguardo ancora più lontano verso nuovi traguardi. “Dove saremo tra 10 anni? Noi speriamo di pagaiare ancora e di cavalcare il drago” conclude la presidente. “Speriamo anche che la scienza ci aiuti a non dover più combattere il cancro a colpi di pagaia”.
Se vuoi unirti alle Pink Amazons, contattatale allo +39 347.1722824 oppure scrivi a pinkamazons2013@gmail.com
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