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Novità nella cura del tumore al cervello

Un gruppo di ricercatori dell’ospedale San Martino e dell’università ligure ha trovato una nuova strada per monitorare e curare il glioblastoma

Ci sono buone notizie in arrivo da Genova. Nel capoluogo ligure, infatti, un team di scienziati e medici dell’università e dell’ospedale San Martino ha appena portato a termine un importante studio sul glioblastoma, il tumore al cervello più diffuso e aggressivo. L’équipe è diretta dal Professor Paolo Malatesta e i risultati della ricerca sono davvero interessanti.

Un modello virtuale del tumore al cervello

In pratica, gli scienziati hanno messo a punto un modello virtuale di glioblastoma grazie all’intelligenza artificiale. In questo specifico modello, è possibile tracciare ogni singola cellula malata e seguire quindi la sua evoluzione. In questo modo, si può simulare la malattia e la sua intera evoluzione e capire, per esempio, perché e come cresce la neoplasia, quali meccanismi la fanno proliferare e, quindi, come agire per bloccarli e arrivare infine a una prognosi positiva.

Non solo. Gli studiosi anche hanno identificato il ruolo cruciale del gene Myc, che si è rivelato fondamentale nell’evoluzione del glioblastoma. Il gene era già conosciuto per il suo ruolo in altri tumori, ma ora a Genova hanno evidenziato anche la sua importanza per il cervello. Questa scoperta apre la strada anche a nuove cure per una malattia che, finora, viene diagnosticata in ritardo e non ha alte possibilità di sopravvivenza.

“Gli scienziati hanno ideato un modello virtuale di glioblastoma con l’intelligenza artificiale. Così si può tracciare ogni singola cellula malata e seguire la sua evoluzione. Quindi, si può simulare la neoplasia e capire perché e come cresce, quali meccanismi la fanno proliferare e come agire per bloccarli”.

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La scoperta riguarda il glioblastoma

Ma ora, grazie agli scienziati genovesi, i pazienti possono iniziare a sorridere. “Questo nuovo approccio, che fonde tecniche di biologia molecolare innovative con l’uso di modelli computazionali avanzati, ha permesso di raccogliere informazioni importanti sul glioblastoma, ma soprattutto apre la strada a una migliore comprensione dei meccanismi di sviluppo di questo tumore, che ci serviranno a combatterlo meglio” hanno spiegato i ricercatori.

L’Ospedale San Martino, quindi, diventa uno dei centri all’avanguardia per la ricerca e la cura del glioblastoma

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