Pelle protetta dagli effetti collaterali della radioterapia
La radioterapia può salvare la vita, ma spesso lascia segni sulla pelle. Fortunatamente, esistono rimedi efficaci per prevenire e attenuare gli effetti collaterali della radiodermite, come arrossamenti, prurito e desquamazione. In questo articolo trovi i consigli dell’esperta
Una cosa da sapere prima di cominciare le terapie è che alcuni effetti collaterali si possono mitigare. E non è poco, visto che nella gran parte delle testimonianze raccolte in Cancer Confidential, nelle storie di malati di cancro si parla spesso degli effetti indesiderati delle cure salva vita. Se stai per cominciare la radioterapia, dunque, devi tenere presente che la tua pelle va protetta, perché le radiazioni possono provocare irritazioni e danneggiare le cellule sane dei tessuti presenti nella zona trattata.
La radioterapia infiamma la pelle con dermatiti e ustioni
La dermatite è un effetto collaterale frequente della radioterapia, e i medici la chiamano radiodermite proprio perché è un’infiammazione della pelle correlata in maniera specifica alla terapia oncologica. Può essere così dolorosa da incidere sulla qualità della vita di un paziente oncologico. L’intensità dei disturbi può andare, infatti, dal rossore di una radiotermia lieve a, nei casi più gravi, un problema cronico. Quindi dall’arrossamento e dai pruriti iniziali, si può passare alla desquamazione associata al dolore. Nei casi più gravi, si formano le vescicole che si aprono e scoprono lo strato più profondo della pelle. Ecco perché è importante agire preventivamente e preparare la pelle a tollerare l’azione aggressiva delle radiazioni che devono oltrepassarla per arrivare a colpire il tumore.
Come proteggere la pelle dalla radioterapia
Myriam Mazza, responsabile del progetto di dermocosmesi oncologica Ricomincio da Me ci ha raccontato in che modo aiuta ogni paziente a fronteggiare gli effetti indesiderati della radioterapia. “Ho ideato questo protocollo basandomi sugli studi di settore e sui pazienti che seguo da anni. Seguendo i miei consigli, nessuno di loro ha mai sofferto dei disturbi indesiderati ed è riuscito a proseguire la terapia senza intoppi” spiega l’esperta. “Il protocollo va continuato almeno per almeno altre tre settimane dopo la fine della radioterapia”. Eccoti, i tutti i sette passi da mettere in pratica per proseguire il percorso di cura mitigando le conseguenze della radioterapia sulla pelle.
1. Rimanda la depilazione
Se devi sottoporti alla radioterapia del seno, dimenticati di lamette, cerette e creme depilatorie per depilare le ascelle. Puoi usare il rasoio sino alla settimana che precede la radioterapia, poi basta depilazione fino alla conclusione delle terapie.
2. No a deodoranti e profumi
Alcol, alluminio e talco sono tutte sostanze che non devono entrare in contatto con la pelle prima e durante i cicli di radioterapia. Ti avvertiranno anche i medici, quindi rassegnati: non sono permesse deroghe.
3. Scegli il detergente adatto
Ormai hai intuito che non è questo il momento di stressare la pelle. Ma forse non immagini che anche la detersione possa essere fonte di irritazione. Invece è così, la pelle quando fai la radioterapia è sensibile anche al detergente che usi per lavarti. E tollera poco anche le lunghe immersioni nella vasca. Dunque, se sei una fan della vasca da bagno, sappi che dovrai convertirti alla rapidità di una doccia rapida, con la temperatura dell’acqua tiepida, mai calda. Il sapone? Meglio di no. Il bagnoschiuma profumato di sempre? Nemmeno. L’ideale è un detergente dermoaffine oleoso, che rimuove sudore e impurità con delicatezza e senza intaccare la naturale barriera protettiva cutanea, come fanno i detergenti aggressivi. Asciuga la pelle senza sfregare, devi solo tamponare con delicatezza.
4. Idrata, idrata, idrata
La pelle va idrata con abbondanza fin dai giorni che precedono il ciclo di radioterapia. Mettila 3 volte al giorno, a cominciare dalla settimana prima di iniziare la terapia e applicala 2 volte al giorno durante la cura. Ricorda però che quando fai la radioterapia la pelle deve essere pulita da ogni tipo di prodotti. Scegli cosmetici al burro di karité o all’estratto di fico d’India, che magari prepara anche il tuo farmacista. Oppure creme a base di vitamina E, acido ialuronico, estratto di camomilla e calendula o allantoina.
5. Tieni con te l’acqua termale
Avverti una sensazione di prurito nella zona di pelle trattata dalla radioterapia? Spruzza l’acqua termale lenitiva. Scegli quella lenitiva e non quella solo rinfrescante, perché placa l’irritazione della pelle. Però se il fastidio non passa e compare un rush cutaneo, parlane subito con l’oncologo.
6. Riparati dal sole
La pelle durante la radioterapia va protetta dall’aggressione dei raggi solari. Quindi, quando esci di casa metti sempre una crema con protezione solare 50 anche se vivi in città. Devi fare attenzione al sole anche quando stai in giardino o sul balcone a fare giardinaggio.
7. Scegli bene l’abbigliamento
Durante la radioterapia la pelle va accarezzata con le fibre naturali. Il contatto con i tessuti naturali come il morbido cotone è perfetto perché lascia respirare la pelle, mentre è meglio evitare la lana o tessuti sintetici
Tenere lontani i batteri che favoriscono la xerosi
La xerosi, ovvero l’estrema disidratazione accompagnata da prurito e desquamazione, e gli arrossamenti che sembrano scottature solari fanno parte di quelle infiammazioni cutanee che si accompagnano alla radioterapia. Pensa che gli effetti collaterali della radioterapia sembrano accentuati anche dalla presenza di batteri. È quello che recenti studi condotti da ricercatori americani hanno scoperto: spesso la radiodermite acuta è associata alla presenza di un batterio stafilococco aureo. Gli studiosi hanno però visto che usando semplici accorgimenti è possibile impedire la colonizzazione dei batteri e prevenire le forme più gravi di dermatite da radioterapia. Durante lo studio clinico i medici ricercatori hanno fatto usare degli antibatterici specifici per impedire la colonizzazione dei batteri: tutti i giorni un detergente per il corpo con clorexidina e delle gocce nasali con mupirocina, nei 5 giorni precedenti la radioterapia, per tutta la durata della terapia radiologica. Ha funzionato!
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