Tumore e dieta: come mangiare bene
Cerchi nuove ricette per preparare ottimi piatti da servire nelle occasioni speciali? Abbiamo chiesto ai nostri esperti consigli e ricette per un menu speciale. Con i giusti accorgimenti anche chi ha un tumore può mangiare bene e ritrovare il gusto di stare a tavola. Il dottor Luca Imperatori, oncologo nutrizionista e Patrizia Pasanisi, riceractrice dell’Istituto dei Tumori, ci danno i consigli migliori per pranzi e cenoni natalizi.
Gli aperitivi al lavoro o con gli amici, il cenone della Vigilia, i pranzi di Natale e di Santo Stefano e poi, per concludere in bellezza, il veglione di San Silvestro. Ecco l’elenco degli appuntamenti che si susseguono per le festività natalizie. Ma se tutto questo può mettere alla prova qualunque stomaco, figuriamoci cosa significa per chi è in cura per un tumore. Allora, come possiamo conciliare il Natale con le esigenze di mangiare sano e di non peggiorare i disturbi causati dalla chemioterapia, come nausea, inappetenza o pesantezza? Ti aiutiamo noi, con i consigli speciali del nostro coach Luca Imperatori, oncologo esperto in Nutrizione, che ti spiega le 5 cose da sapere su tumore, alimentazione e Natale. “Nessun paziente oncologico deve rinunciare a questi appuntamenti perché rappresentano momenti importanti, fatti da amore e sorrisi, persone care e condivisione, gioia e leggerezza” spiega l’esperto. “Quindi con le giuste dritte possiamo goderceli a pieno”. Leggile tutte, allora, e sarai pronto a viverti queste feste. Noi di Koala Stategy brindiamo con te!
Inizia con le verdure di stagione
La verdura in pinzimonio è perfetta per accompagnare l’aperitivo o l’antipasto del menu di Natale. Cominciare dalla verdura cruda e croccante è un bene per evitare picchi glicemici e assumere preziose fibre. Insalata, cavolfiori, finocchi, zucchine non devono mai mancare nel menu, nemmeno in quello delle feste, soprattutto se a tavola c’è un paziente oncologico. Puoi anche preparare polpettine di verdure o di legumi da cuocere al forno.
Le ricette per evitare i grassi ma preservare il gusto
Se organizzi un aperitivo o prepari la cena per un ospite che è in cura per un tumore, non proporre salatini, tartine, salse e portate piene di grassi saturi nascosti. Fare attenzione ai grassi presenti nel cibo che consumiamo ogni giorno è fondamentale, considerato che un eccesso di grassi saturi è associato a un aumento della mortalità e all’insorgenza di patologie tumorali o cardiovascolari. Certo, i grassi si trovano un po’ ovunque, ma si può sempre evitare di fare arrivare nel piatto quelli più pericolosi.
“Si deve fare attenzione agli alimenti in cui c’è una prevalenza di grassi saturi, come possono essere le carni rosse, le carni processate, i formaggi stagionati e il burro. E poi ci sono i grassi trans, presenti più spesso nei prodotti di scarsa qualità” spiega la dottoressa Patrizia Pasanisi, direttore ssd Ricerca nutrizionale metabolica del Dipartimento di Oncologia Sperimentale, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. “Per alleggerire il menu delle feste dai grassi meno salutari, senza privarsi di sapori gustosi ci sono trucchi molto semplici che tutti possiamo imparare”.
Le sorprese della cucina nascosta in Cascina
Dopo esserci segnate che anche nel menu di Natale è meglio evitare gli insaccati – perché per carni processate si intendono proprio le carni che subiscono una trasformazione e spesso si arricchiscono di nitriti e nitrati – abbiamo deciso di andare a vedere come si prepara un pranzo delle feste più salutare. Abbiamo scoperto che le golosità non mancano: che un’ottima insalata russa si può fare senza maionese, che ci sono salse molto appetitose ma prive di grassi poco salutari, e che è molto facile preparare una genuina pasta brisé fatta in casa, senza usare il burro o grassi vegetali discutibili.
In una App tutti i trucchi dello chef
La dottoressa Pasanisi, direttrice dello studio di ricerca E-Brave nella prevenzione dei tumori alla mammella ereditaria, ci ha aperto le porte delle cucina inaspettata sotto gli archi a botte della Cascina. Qui lo chef Marco Rossi prepara i piatti sani e gustosi per realizzare le video ricette che anche tu puoi trovare nella speciale BRCApp, rivolta a tutte le donne che partecipano allo studio. Se anche tu sei portatrice di mutazione dei geni BRCA1/2 unisciti subito alla community e scarica qui l’app ricca di contenuti utili. Ti sarà più facile trovare nuove ricette che ti aiutano a risolvere la necessità di conciliare le esigenze alimentari di chi è malato di cancro con quelle del resto della famiglia, anche nelle occasioni speciali, come il pranzo di Natale, oltre che nella routine di sempre.
Vino sì, ma…
Brinda con moderazione: al cin cin augurale di Natale e Capodanno non si rinuncia. L’importante è non andare oltre, anche perché potrebbe interferire con i farmaci della terapia oncologica. Una volta si consigliava di limitare il consumo di alcolici, oggi il WCRF raccomanda di non bere alcol in assoluto. Nelle feste, lo strappo alla regola deve limitarsi a un solo bicchiere di vino e a due dita di bollicine per il brindisi.
Com’è facile fare a meno di certi “grassi”
Che cosa inserire nel menu di Natale senza cadere nella trappola di grassi saturi e trans? “Si può impastare la pasta brisé con l’olio al posto del burro e si può servire un’insalata russa fatta in casa con una maionese preparata con latte o panna di soya e colorata con la curcuma. Nessuno degli ospiti sarà in grado di accorgersi della differenza” ci spiega la dottoressa Pasanisi. “Questi sono solo alcuni dei tanti accorgimenti che chiunque può adottare tutto l’anno, insieme a una serie di comportamenti alimentari corretti: un’alimentazione a basso contenuto di grassi, con molti ortaggi, come la dieta mediterranea, è la migliore sotto il profilo della prevenzione ma anche per chi ha già avuto un cancro”.
Quindi prima che arrivi Natale, non ci resta che imparare a preparare maionese e salse cremose usando il trucco del latte o della panna di soya, da spalmare su canapé e tartine, senza salumi o sottaceti, ma con tante verdure sfiziose. Perché se certi grassi sono pericolosi, non è da meno nemmeno il sale che si trova nel pane, nei salumi e nelle conserve in salamoia
Consigli per il secondo
Benissimo il pesce, un po’ meno la carne. Ma se carne deve essere perché il pesce è già stato servito alla vigilia, meglio che sia bianca. Se il pollo non ti sembra adatto a un menu festivo, puoi preparare il tacchino ripieno o cimentarti con l’anatra all’arancia. L’importante è scegliere sempre e solo prodotti di qualità.
Tisana e panettone
A fine pasto, bevi una tisana digestiva e anti nausea: zenzero, finocchio, malva e melissa sono ottime alternative, però non zuccherarle. Riserva la quota zuccherina per una fetta di panettone artigianale.
Dolci: sì alla qualità, no alla quantità
Nel consumo dei dolci fatti guidare dalla ricerca della buona qualità e rinuncia alla quantità. Perché, ovviamente, non è lo strappo alla regola limitato al giorno di Natale che fa la differenza, ma è la continuità nelle cattive abitudini che nuoce alla salute. Quindi, se vuoi mangiare due fette di Panettone, basta che siano preparate con ingredienti genuini e di grande qualità. “L’importante è non trasformare i prossimi due mesi in un continuo giorno di Natale” dice l’esperta. “E quindi evitare anche di mangiare altri dolci e bere bevande zuccherate. Bisogna disabituarsi al sapore dolce che ci porta all’assunzione di cibi e bevande che contengono zuccheri aggiunti, come cioccolato, pasticcini, biscotti e bibite”.
Contributor
Patriza Pasanisi, Direttore s.s.d. Ricerca nutrizionale e metabolomica presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori. A capo dello studio e-BRAVE rivolto a donne portatrici di variante patogenetica BRCA, attraverso un’applicazione mobile, da scaricare su telefono o tablet. Studio E-Brave
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