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Hai un tumore? Ecco i tuoi diritti e le tue tutele fondamentali
Iniziamo una serie di approfondimenti speciali sulle tutele da non dimenticare durante il percorso oncologico
Ogni paziente oncologico ha una serie di diritti* e tutele fondamentali, che non vanno mai dimenticate. Già, in un percorso difficile come quello che affrontano i malati di tumori, si rischia di dimenticare questo aspetto. Lo sappiamo bene: c’è prima il trauma della diagnosi, poi interventi e terapie lunghe, che mettono alla prova corpo e mente. Così, tutti gli altri aspetti passano spesso in secondo piano.
Invece, i tuoi diritti sono fondamentali proprio per il percorso di guarigione perché ti assicurano la corretta assistenza sanitaria e la tutela della tua dignità e del tuo benessere. Ecco perché con questo articolo diamo il via a una serie di approfondimenti legislativi per districarti in questo campo. Iniziamo, quindi, con i tuoi diritti fondamentali e tutele imprescindibili.
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Accesso equo alle cure: hai il diritto a un accesso equo a tutte le cure necessarie per il trattamento e la gestione della malattia. Questo comprende ogni terapia disponibile, incluse le cure palliative e la terapia del dolore. Non solo: tutte le prestazioni sanitarie (esami, terapie, farmaci) devono essere economiche e di alta qualità.
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Informazione: devi sempre essere informato sulla tua condizione di salute, sulle opzioni di trattamento disponibili, sui rischi e sui benefici di ogni terapia e sui possibili effetti collaterali.
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Rispetto della privacy e della dignità: privacy e dignità vanno sempre protette. In pratica, vuol dire che hai il diritto di scegliere se e quando comunicare ad altri la diagnosi e di essere curato e seguito in un ambiente rispettoso e privato.
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Partecipazione alle decisioni: devi essere protagonista di tutte le scelte che riguardano la tua salute, quindi puoi scegliere la terapia e prendere decisioni informate riguardo a tutte le cure, anche quelle palliative.
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Assistenza psicologica e sociale: l’assistenza psicologica e sociale va sempre garantita. Questo può includere il supporto di uno psicologo o di un assistente sociale e l’accesso a gruppi di sostegno (ne abbiamo parlato anche qui).
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Accesso a documentazione e cartella clinica: ricordati che puoi ottenere la documentazione medica e la cartella clinica e chiedere in qualsiasi momento delucidazioni sul percorso di cura.
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Tutele lavorative: la legge 104/92 (ne parleremo in un altro articolo di approfondimento) offre diverse tutele nell’ambito lavorativo, dal permesso retribuito per visite mediche e cure, alla riduzione o alla flessibilità dell’orario di lavoro, fino ai permessi per il caregive che ti assiste.
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Agevolazioni fiscali: non dimenticare le agevolazioni fiscali, come la detrazione delle spese sanitarie dal reddito imponibile o la riduzione delle imposte locali.
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Accesso a prestazioni previdenziali: hai il diritto ad alcune agevolazioni previdenziali. Qualche esempio? L’anticipo della pensione o l’assegno di invalidità.
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Tutele assicurative: infine, ricordati anche le tutele assicurative, come l’assicurazione sulla vita o quella sulla salute.
Ti è stato utile questo articolo? Se hai domande, scrivici a info@koalastrategy.com.
*NOTA: L’Organizzazione europea contro il cancro (ECcO) ha diffuso il “Codice europeo della buona pratica contro il cancro”, che stabilisce i diritti fondamentali dei pazienti affetti da cancro. Il Codice comprende 10 principali requisiti che caratterizzano la buona pratica clinica e le esigenze prioritari dei pazienti oncologici. Ogni Sistema sanitario nazionale europeo è tenuto a rispondere a queste esigenze concretamente. Coprendo tutte le fasi del percorso di malattia e basandosi sulle più recenti evidenze scientifiche disponibili, il Codice stabilisce i 10 principali diritti del paziente oncologico. Ogni diritto è accompagnato da una spiegazione e da possibili domande che il paziente può porre al proprio medico. Sul sito web della ECcO è possibile accedere ai documenti scientifici su cui si basa il Codice, scaricare la versione tradotta nelle diverse lingue e visualizzare i commenti video di rappresentanti di associazioni, società scientifiche e istituzioni.
Agevolazioni per malati oncologici: richiedi la disability card
La tessera si ottiene all’Inps e offre servizi e sconti a chi è in cura per un tumore
Si chiama disability card e ti dà servizi, ingressi e sconti… Insomma, è un ottimo strumento se hai un tumore e cerchi di vivere la tua quotidianità tra trasporti, appuntamenti e un pizzico di tempo libero. Allora, leggi subito questo articolo: ti diciamo di che cosa si tratta e come si ottiene in pochi, semplicissimi step.
Che cos’è la disability card
La disability card è una tessera che identifica i cittadini con una disabilità (nel tuo caso, la patologia oncologica) e dà diritto a facilitazioni, servizi, ingressi e sconti. Tecnicamente si chiama Carta europea della disabilità perché è stata messa a punto dai Paesi dell’Unione Europea e vale, appunto, in tutti gli Stati che ne fanno parte. Quindi puoi usarla anche quando viaggi e sei in vacanza, per esempio in Francia, Spagna, Germania e via dicendo. Sulla carta sono riportati: nome, cognome e data di nascita; fotografia; numero e data di scadenza del documento; un QR-Code con le informazioni sul tipo di disabilità. Quindi, la tessera è personale e non cedibile.
Cosa offre la disability card
Ma a cose serve, in concreto, questa carta della disabilità? In pratica, ti dà una serie di agevolazioni. Ecco qualche esempio: ingressi gratis a mostre e musei, sconti per autobus, traghetti e treni, agevolazioni per parcheggi, riduzioni per ingressi in impianti sportivi e manifestazioni e altro ancora. La lista degli enti e delle convenzioni viene aggiornata costantemente, quindi ti consigliamo ti dare spesso un’occhiata qui.
“In pratica, la disability card ti dà una serie di agevolazioni. Ecco qualche esempio: ingressi gratis a mostre e musei, sconti per autobus, traghetti e treni, agevolazioni per parcheggi, riduzioni per ingressi in impianti sportivi e manifestazioni e altro ancora."
Come si ottiene la disability card
Averla non è complicato. Infatti si richiede all’INPS e si può fare sul sito internet del sito dell’Istituto di previdenza o attraverso alcune associazioni di categoria, come Anffas o Uici. Secondo noi, se possiedi la tua Spid è più comodo cliccare qui e procedere. Ricordati di avere con te carta d’identità, foto e i documenti che attestano la tua patologia (come questo) e quindi la condizione di disabilità. I tempi per ottenerla? In genere, entro 60 giorni dalla richiesta ti arriva a casa.
Quanto dura la disability card
La norma parla chiaro: “il documento è valido fino alla permanenza della condizione di disabilità prevista e comunque per non più di dieci anni dal momento del rilascio”.
Allora, sei pronto a richiedere la tua disability card? Facci sapere com’è andata e se la card ti sembra utile.
Permessi e malattie quando ricevi una diagnosi di cancro
Otto cose da sapere sui tuoi diritti quando ti viene diagnosticato un cancro
Hai appena iniziato il viaggio tra ospedali, sale operatorie, reparti di oncologia e terapie? In questo momento tutto ti appare come una montagna troppo difficile da scalare, ma pian piano percorrerai questa strada con più forza. Ad aiutarti, poi, ci sono una serie di tutele e diritti. Districarsi tra leggi, cavilli e domande non è da tutti, quindi ti riassumiamo qui le cose da sapere tra permessi, malattie e altro ancora quando ricevi una diagnosi di cancro.
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Esenzioni: Esami, medicinali, visite e riabilitazione sono gratis. Infatti, come paziente oncologico, puoi ottenere l’esenzione dal ticket. Basta fare domanda alla tua Asl (portando tessera sanitaria, codice fiscale e la documentazione che certifica la malattia) e, dopo una valutazione, otterrai una tessera di esenzione, che di solito ha il codice ‘048‘. Dura almeno 5 anni, ma può avere anche una validità illimitata a seconda del tipo di patologia.
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Permessi e Congedi: La norma che li regola è la famosa 104 che fissa, per esempio, 3 giorni al mese di permesso o, in alternativa, 2 ore al giorno e un congedo fino a 30 giorni all’anno. I contratti collettivi di lavoro delle varie categorie, poi, prevedono altre tutele: quindi, ti conviene informarti e studiare la tua situazione specifica, anche perché alcuni benefici sono legati all’accertamento di una invalidità (anche temporanea, ovviamente).
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Lavoro dipendente e Indennita’: Il tuo impiego è ‘al sicuro’ per diversi mesi e hai una indennità proporzionata allo stipendio. Per le informazioni più specifiche, rivolgiti all’Inps.
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Trasferimento: Puoi essere trasferito in una sede più vicina a casa, se ne hai bisogno, e al contrario non possono importi un trasloco senza il tuo consenso. Un altro ‘aiuto’? Il cambio di mansione, ovvero incarichi e compiti in linea con il tuo stato di salute.
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Smartworking: Hai diritto a lavorare da casa, alla flessibilità oraria o al part time. E potrai tornare al tuo vecchio contratto quando sarai guarito.
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Turni: Facevi i turni di notte? Ora puoi essere esonerato se la malattia non te lo permette. Ovviamente, devi portare al tuo capo una documentazione medica che lo dimostri.
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Lavoro autonomo e indennita’: Sei un professionista con partita Iva? Nel 2017 è diventata realtà la legge n.81, che regola le tutele della categoria. Riassumendo, esistono l’indennità di malattia (massimo 61 giorni annui) e l’indennità di degenza ospedaliera (mass. 180 giorni annui). Puoi ottenere anche l’assegno ordinario d’invalidità o la pensione d’inabilità. Infine, puoi sospendere o rateizzare il versamento dei contributi. Se vuoi saperne di più, rivolgiti alla gestione separata Inps o alle casse previdenziali della tua categoria.
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Caregiver: Anche il caregiver, ovvero la persona che si occupa del malato e ha un suo lavoro, ha alcuni diritti. Si va dai 3 giorni di permesso al mese al congedo straordinario retribuito per due anni, dalla possibilità di avere il part time o l’esonero dai turni di notte fino alle agevolazioni su cambi di sede e trasferimenti.