4 Minuti

Tumore al Rene: la carta d’identità


Tutto quello che devi sapere su questa patologia, dai sintomi alle cure fino alle associazioni che possono aiutarti

Ogni anno, a giugno, i riflettori si accendono sul tumore al rene, una neoplasia di cui di solito di parla poco, ma che nelle ultime settimane ha destato più attenzione grazie alle interviste della scrittrice Michela Murgia, che ha raccontato di aver ricevuto questa diagnosi. Allora, qui facciamo chiarezza con una speciale carta d’identità che contiene tutte le informazioni sulla malattia.

Cos’è

È il cancro che colpisce uno dei due reni, gli organi localizzati a livello dell’addome. Di solito, il tumore ha origine proprio dalle formazioni tubulari, che sono quelle che trattengono le sostanze di rifiuto dell’organismo che vengono poi espulse con le urine, o nei tessuti che ricoprono i reni stessi. La tipologia più diffusa si chiama carcinoma a cellule chiare. Se la diagnosi è precoce, e la massa maligna è molto piccola, le percentuali di sopravvivenza sono alte.

I numeri

Ogni anno, il cancro al rene colpisce oltre 12.000 persone nel nostro Paese, secondo i dati dell’Associazione italiana registri tumori. A livello statistico, rappresenta tra il 2 e il 5 per cento di tutti i tumori e colpisce soprattutto gli uomini (con un’incidenza doppia rispetto alle donne). Spesso la diagnosi arriva superati i 65 anni. La maggior parte dei pazienti scopre la malattia facendo controlli generici, quasi per caso.

Sintomi e segnali da non sottovalutare

Purtroppo, il tumore del rene spesso è asintomatico e quindi dà campanelli d’allarme solo quando è in una fase abbastanza avanzata e il paziente ‘sente’ già una massa anomala nella zona dell’addome. I sintomi sono il sangue nelle urine, il dolore continuato nella zona lombare e una massa palpabile nell’addome. Se a questi si aggiungono perdita di peso, debolezza persistente, febbriciattola e alti livelli di calcio nel sangue, è meglio consultare il proprio medico.

Prevenzione ed esami

Il Sistema sanitario nazionale non prevede uno screening organizzato per questa patologia. Ma ormai è appurato che fumatori e persone obese o con problemi di ipertensione sono ad alto rischio: il consiglio, quindi, è di rivolgersi al medico di fronte a sintomi o disturbi particolari.

La diagnosi, invece, si fa attraverso l’ecografia che coglie, appunto, la massa sospetta e successivamente con una Tac o una risonanza magnetica, che dicono di più della patologia e vedono eventuali metastasi (che di solito sono ai polmoni o al fegato).

Le cure

Il primo passo è l’intervento. Se il tumore ha piccole dimensioni, si può optare per la chirurga conservativa, che rimuove solo la massa maligna, mentre se il cancro è più esteso è necessario togliere l’organo. In alcuni casi, esiste anche un’alternativa, la cosiddetta terapia focale: in pratica, con una procedura che si esegue in sala operatoria si mettono degli elettrodi all’interno dell’organismo che ‘bruciano’ il tumore.

Quando, purtroppo, ci sono delle metastasi, non si usa la chemioterapia, ma si preferisce puntare sui farmaci a bersaglio molecolare e sull’immunoterapia, che vengono combinati insieme per bloccare la crescita del cancro.

Le associazioni

Una delle organizzazioni più attive del settore è ANTURE , l’Associazione nazionale tumore del rene, creata nel 2020 dai pazienti. La onlus vuole sostenere soprattutto i malati, focalizzandosi sull’accesso alle cure migliori e alla qualità di vita. Fa un grande lavoro di informazione e divulgazione, anche grazie a un comitato scientifico con medici e specialistico di altro livello. Per saperne di più, https://www.anture.it.

Per la giornata mondiale del rene, puoi trovare anche video, informazioni e testimonianze cliccando a questo link https://www.worldkidneycancerday.org/world-kidney-cancer-day-ita/ .