Parrucche di capelli veri per chi fa la chemioterapia: comfort e vantaggi
Le parrucche di capelli veri, soprattutto se fai la chemio o altre terapie oncologiche, sono una comodità che metti e togli con un gesto naturale. Senza colle né ganci, rispettano la pelle che così resta libera di respirare.
Scopriamo, con l’aiuto di un’esperta, come riconoscere una parrucca in capelli naturali ben fatta, da indossare liberamente prima, durante e dopo i trattamenti
Perdere i capelli perché hai un tumore, a causa della chemio o di altre terapie che provocano l’alopecia oncologica, cambia il tuo rapporto con lo specchio e con te stessa. Al contrario, scegliere una parrucca di capelli veri – da indossare ogni volta che lo desideri – ti aiuta a recuperare comfort, libertà e continuità con la tua immagine.
La parrucca oncologica mobile può essere la soluzione che cerchi, perché è pensata per appoggiarsi dolcemente alla cute, senza colle, cerotti o spray, e perché può essere realizzata con capelli veri italiani o europei non trattati e – soprattutto quando nasce in laboratorio artigianale – con una calotta su misura, traspirante, naturale e impalpabile.
Che cos’è una parrucca per chemioterapia mobile
“A differenza della parrucca fissa, che per restare stabile ricorre a collanti, cerotti o idrobende e quindi mantiene la cute coperta per mesi, le parrucche mobili di capelli veri per chi fa chemioterapia sono progettate per appoggiarsi sul cuoio capelluto e aderire grazie alla vestibilità della calotta, senza ausili chimici” spiega Margherita Improta, titolare di Paride Parrucche a Milano.
Questa caratteristica cambia l’esperienza d’uso: la parrucca si indossa con un gesto semplice, resta ferma nelle attività quotidiane e si può togliere quando serve, quando si vuole lavare e idratare il cuoio capelluto, aspetto importante durante la chemioterapia. Parliamo di una soluzione pensata per accompagnare la persona, senza alcun tipo di costrizione, dove l’assenza di colle elimina il rischio di fastidi e offre la possibilità di gestire in autonomia tutti i momenti della giornata.
La calotta: il punto di partenza della parrucca su misura
La realizzazione di una parrucca in capelli veri, su misura e mobile comincia dalla calotta. “È il primo passaggio che distingue un lavoro davvero su misura da uno che non lo è: si rilevano con precisione le dimensioni, si prepara un calco per avere la conformazione della testa e, su quella base, si costruisce la struttura portante a cui verranno poi fissati i capelli” spiega la titolare di Paride Parrucche, laboratorio artigianale a Milano.
La differenza, rispetto alle soluzioni basate su calotte elastiche con misure standard, si avverte subito. Con una calotta personalizzata la stabilità della parrucca oncologica non dipende dall’adesivo, ma dalla precisione della fattura che avvolge morbidamente come un guanto. “Se è fatta davvero su misura, la parrucca rimane ferma senza bisogno di cerotti, distribuendo il peso in modo uniforme e lasciando la cute libera di respirare” sottolinea Margherita Improta.
Tenere la testa “sigillata” per settimane, magari a contatto con calotte realizzate anche solo parzialmente di materiali sintetici potrebbe non essere confortevole. “Per quanto siano materiali ipoallergenici e per uso cutaneo, c’è sempre la possibilità che su una pelle particolarmente sensibilizzata si scatenino reazioni e dermatiti” dice la dottoressa Colombina Vincenzi, dermatologa esperta nelle malattie del cuoio capellito e dei capelli. “Se la cute è più fragile, è meglio privilegiare soluzioni che non richiedono fissaggi prolungati: una parrucca per la chemio che togli e metti ben progettata permette igiene e idratazione quotidiane, senza rinunciare alla stabilità”.
Margherita Improta, titolare di Paride Parrucche, bottega storica di Milano. Dal 1937 il laboratorio artigianale realizza a mano parrucche di capelli naturali completamente personalizzate.
Manifattura artigianale: il valore di una parrucca personalizzata
La differenza si vede già a colpo d’occhio. Una parrucca di capelli veri italiani o europei non trattati conserva la cuticola integra, riflette la luce in modo naturale e si muove con quella elasticità che i capelli trattati chimicamente, faticano a restituire. In un laboratorio artigianale tutto il lavoro, dalla scelta delle ciocche per colore, spessore e texture al montaggio capello dopo capello, è fatto con cura.
”I capelli vengono annodati a mano, uno a uno, rispettando la direzione di crescita e calibrando densità e colori” spiega Margherita Improta. ”Il risultato non è semplicemente un ‘taglio giusto’, ma è una capigliatura costruita per la persona: si decide la lunghezza reale, si replica la naturale ondulazione, si armonizza l’attaccatura frontale perché sparisca allo sguardo. Così luce, movimento e consistenza restano autentici e armonici sul viso”.
Beauty routine e accessori di stile
La differenza più concreta si misura nei piccoli gesti di ogni giorno. La sera si può togliere la parrucca mobile in un attimo, si evita di sudare a letto e si trova sollievo da eventuali fastidi; al mattino, lo stesso gesto al contrario restituisce un aspetto ordinato in pochi secondi. Nel frattempo, la cute respira, viene detersa con delicatezza e idratata con costanza. Se compaiono prurito o arrossamenti per via delle terapie, si possono applicare liberamente prodotti lenitivi come formulazioni con vitamina E oppure creme emollienti.
Se si desidera indossare una parrucca che profuma di shampoo e balsamo? “Basta lavarla la sera prima e lasciarla asciugare all’aria durante la notte” rassicura Margherita Improta. ”Una parrucca di capelli naturali trattata con cura può durare anni, anche perché la si può alternare ad accessori molto comodi, come le fasce di capelli che si fanno aderire con il velcro a foulard e bandane, per avere una frangia o una coda che spunta sulla fronte o ricade sul collo da sotto il tessuto”.
Parrucche oncologiche: costi, detrazioni, agevolazioni
Sul fronte dei costi, una parrucca da chemio di capelli veri su misura oscilla in genere fra 3.000 e 3.800 euro, con la lunghezza dei capelli come principale fattore che incide sul prezzo. “L’importante è muoversi sempre con la prescrizione del medico, verificare la presenza di certificazione della parrucca che deve essere classificata come protesi medica, così da poter accedere alle diverse agevolazioni” suggerisce Margherita Improta.
L’acquisto, se inquadrato come protesi medica, può beneficiare dell’IVA ridotta al 4% e rientrare tra le spese sanitarie detraibili ai fini IRPEF. Molte polizze assicurative prevedono, inoltre, un rimborso (totale o parziale) se il dispositivo è indicato in contratto. In diverse Regioni, poi, sono attivi contributi a fondo perduto specifici per l’acquisto della parrucca oncologica, con importi e requisiti variabili da richiedere tramite la propria ASL.
Ricrescita dei capelli: la parrucca accompagna la transizione con delicatezza
La ricrescita dei capelli arriva, a volte più riccia e altre più fine: è il cosiddetto ‘chemo curl’, una fase temporanea in cui i fusti risentono degli ultimi residui del farmaco nei bulbi piliferi. Per questo motivo non devi sorprenderti se all’inizio ti accorgi che sono più sottili e fragili, più ricci o di colore diverso. Quando poi si smaltisce tutto il farmaco e i follicoli piliferi si riprendono, in genere i capelli tornano ad avere consistenza e colore originali.
Se queste trasformazioni ti provocano stress, ricorda che si tratta di un fenomeno temporaneo, l’importante è accompagnare il periodo di transizione con cura. Poiché i nuovi capelli sono delicati, è importante prestare attenzione durante la ricrescita. Considerali dei bambini che chiedono pazienza e gesti gentili e che hanno bisogno di tempo per crescere forti.
In questo periodo, utilizza prodotti delicati per la detersione, evita trattamenti chimici aggressivi e strumenti per lo styling a caldo come le piastre e gli arricciacapelli.
La parrucca in capelli veri prodotta su misura mostra tutta la sua utilità anche dopo la chemio. Puoi indossare la parrucca da chemio sopra la ricrescita (che ancora non ti soddisfa), perché non esercita trazione sul cuoio capelluto e lascia ai nuovi capelli lo spazio per affacciarsi e integrarsi naturalmente.
“Con una lavorazione artigianale, colore e consistenza vengono replicati fedelmente: non si nota alcuna differenza tra ricrescita dei capelli e parrucca perché non c’è, e la vestibilità resta di estremo comfort anche mentre la chioma vera ritorna” sottolinea la titolare di Paride Parrucche.
“Sconsiglio, invece, di agganciare le extension che creano trazione o di mettere cerotti che possono strappare i capelli ancora nella delicata fase della ricrescita”.
Vedrai che con la tua parrucca sempre pronta da indossare sarà più facile avere pazienza e attendere che i tuoi capelli, nel giro di 8-12 mesi dalla fine della chemio, tornino a crescere folti e visibili come un tempo.
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