7 Minuti26 Marzo 2025

A cosa serve il certificato oncologico introduttivo


Ottenere le esenzioni e le agevolazioni assicurate dall’invalidità civile diventa più facile con l’emissione del certificato oncologico telematico introduttivo. Un documento che, quando emesso direttamente dal medico specialista che formula la diagnosi, permette al malato oncologico di ottenere l’accesso alle prestazioni per l’invalidità civile e anche alle tutele della Legge 104.

Pochi minuti, un clic al computer e i tuoi diritti di malato oncologico sono conquistati. Ti piacerebbe che fosse così semplice, vero? Questo desiderio può essere già una realtà. Ma facciamo un passo indietro: dal momento della diagnosi di cancro per ogni paziente oncologico oltre alle difficoltà del percorso terapeutico si sommano quelle dovute alla complessità dell’iter burocratico. Per fare valere i diritti di malato oncologico occorre armarsi di pazienza e orientarsi tra documenti, leggi e visite che accertano lo stato di salute, il grado di invalidità e il tipo di handicap, per conoscere infine le agevolazioni di cui godere. Tutto questo è possibile solo attraverso un certificato che semplifica l’accesso a diritti e tutele del paziente oncologico.

Un documento virtuale ma importantissimo

Il certificato oncologico è il documento che conferma la presenza della patologia e che serve all’Inps per l’accertamento dell’invalidità. Infatti, solo grazie all’invalidità accertata si possono ottenere tutele, agevolazioni economiche e benefici previsti dalla Legge 104, permessi lavorativi e congedi per le cure. Solo con l’invio del certificato puoi permettere anche ai caregiver di avere le opportune agevolazioni.

Chi scrive il certificato medico oncologico

In molte zone d’Italia è ancora il medico di famiglia che si occupa di redigere il certificato oncologico introduttivo. “Ma non è detto che sia un bene perché non si tratta di figure specializzate in queste patologie” spiega l’avvocato Elisabetta Iannelli, segretario generale di Favo, la Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia. “Quindi, potrebbe emettere delle informazioni importanti o scrivere per vie sommarie, commettendo leggerezza che possono costare care al paziente. Infatti, se l’Inps giudica incongruo il documento, inevitabilmente si allungano i tempi per le procedure burocratiche che attestano l’invalidità oncologica o la disabilità e quindi danno il via libera a numerose agevolazioni. A volte, per esempio, l’Inps chiede di integrare la documentazione, con costi aggiuntivi per il paziente”. 

Chiedi il certificato all'oncologo

Dal 2013 in alcune Regioni e strutture ospedaliere di Italia è stato avviato il progetto pilota del certificato oncologico introduttivo telematico. Un documento compilato direttamente dai medici oncologici che hanno in cura il malato oncologico e che quindi possono fornire informazioni precise che facilitano l’iter degli accertamenti sanitari dell’invalidità e della disabilità nel malato oncologico rapido. L’iniziativa su cui hanno lavorato in collaborazione Inps, Aiom e Favo, è stata un successo e, infatti, come dichiarato nella circolare dell’INPS (Messaggio n. 764 del 3 marzo 2025) ci sono importanti novità sulla gestione del certificato medico introduttivo per l’invalidità civile. Si tratta di indicazioni dirette ai medici che però si riflettono positivamente sui pazienti.  La conseguenza? Niente errori, più velocità e, dettaglio da non trascurare, zero costi.

I vantaggi del certificato introduttivo

L’INPS ha avviato una fase di sperimentazione in nove province italiane (Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari, Trieste). L’indicazione di trasmettere il nuovo certificato medico introduttivo digitale è già stata estesa a tutta Italia e da settembre diventerà obbligatoria in altre province: si potrà presentare la domanda di accertamento di disabilità solo attraverso l’invio telematico del “certificato medico introduttivo”, e non sarà più necessario inviare una richiesta successiva da parte del paziente.

Quali sono i vantaggi di inviare il certificato medico introduttivo per via digitale? Innanzitutto si eliminano i tempi di attesa per la spedizione e il rischio di documenti smarriti. Non solo. I medici preposti alla stesura del certificato accedono direttamente alla piattaforma dedicata dell’Inps. Si tratta di uno strumento facile da usare che assicura la trasmissione rapida della documentazione. L’altra comodità è che il paziente riceve dall’INPS la notifica tramite SMS o email a conferma della ricezione del documento. Il paziente in questo modo è aggiornato sull’iter della pratica.

Quali informazioni fornisce il certificato

Come abbiamo spiegato in altri articoli della sezione diritti, il certificato oncologico introduttivo è indispensabile per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile e anche per ottenere la disabilità ex Legge 104/92. Ma quali informazioni contiene il certificato inviato all’INPS dall’oncologo? Nel documento devono esserci alcuni dati indispensabili per l’avvio corretto dalla pratica: 

  • istologia e stadiazione del tumore, 
  • terapie chirurgiche effettuate e loro esito, 
  • programma terapeutico e piano di follow-up, 
  • rischio di recidiva/progressione della malattia. 

Quando a emetterlo è proprio lo specialista che formula la diagnosi di tumore hai la garanzia di completezza e accuratezza delle informazioni. Inoltre, il rilascio del certificato contestualmente alla diagnosi evita di andare dal medico di base per la richiesta, con un ulteriore spreco di tempo e di energie.  

Il certificato indispensabile per il paziente, ma serve anche al caregiver per poter godere di alcune agevolazioni, come i giorni di permesso retribuito per assistere il proprio caro ammalato. “Noi consigliamo di chiedere il certificato all’oncologo o agli specialisti di riferimento” conclude l’avvocato Iannelli. “Lo compileranno con precisione e così avrete compiuto il primo passo. Il percorso oncologico è lungo e difficile, ma possiamo renderlo più snello e leggero”.