Post correlati
Fai la chemio? Ora c’è la protesi per i capelli
La nostra esperta Alma Crisafi spiega quando scegliere questa soluzione
Non serve scomodare medici ed esperti per capire che le conseguenze della chemioterapia sui capelli siano uno degli incubi più grandi di chi ha un tumore. Certo, guarire è la priorità numero uno ma è umano preoccuparsi di quando (e se) dovrai dire addio alla tua chioma. Ma abbiamo una novità per te: fai la chemio? Ora c’è la protesi. “Guardarsi allo specchio e non vedere più la frangia o le onde che incorniciano il viso è davvero destabilizzante perché fanno parte dell’identità” spiega l’esperta Alma Crisafi, tecnico che si occupa proprio di protesi capillari e fondatrice dell’azienda NaturElle.
Così, c’è chi sfodera orgogliosamente la propria testa ‘nuda’ e chi punta su turbanti e foulard. Altre ancora, invece, scelgono la classica parrucca. Negli ultimi tempi, però, stanno prendendo sempre più piede le protesi tricologiche. “Non si tratta di parrucche con capelli veri, ma di protesi fatte con capelli vergini fissate direttamente alla cute. In questo modo, non ci si vede mai calve e credo che sia un dettaglio importante, visto che la maggior parte delle donne che scelgono questa soluzione sono mosse dal terrore di guardarsi allo specchio in questa fase.” precisa l’esperta. In questo articolo, ti spieghiamo tutto quello che devi sapere sull’argomento.
1
La protesi è su misura: la protesi è totalmente personalizzata. Viene fatta a mano e replica in maniera fedele il tuo capello, dalla tonalità allo stile. Se, per esempio, hai una chioma mossa e con il balayage biondo, anche la protesi sarà così”.
2
Calcola i tempi: di solito, i capelli cadono tra il 15esimo e il 20esimo giorno dopo la prima terapia. Quindi, informati, scegli il centro giusto e prendi il primo appuntamento prima di cominciare la chemio e poi fissa quello per l’applicazione circa due settimane dopo la prima infusione.
3
Con la protesi puoi fare tutto: il prodotto viene applicato alla cute con speciali cerotto medicali, indolori. L’adesione è immediata e dopo 48 ore di pazienza puoi fare qualsiasi cosa, anche tuffarti in piscina, e i capelli rimangono al loro posto. Per lavarli, non ci vogliono prodotti specifici.
4
La protesi va sistemata dopo un mese: dopo 4 settimane, serve un piccolo check up e quindi la protesi viene tolta e igienizzata. Intanto si controlla la cute e poi la si riapplica. Tutto questo si può fare nel centro dove l’hai acquistata o anche a casa, ovviamente con i consigli del tecnico.
5
La protesi ti segue chemio dopo chemio: quando i tuoi capelli iniziano a ricrescere e arrivano a misurare circa 3 centimetri è meglio applicare speciali pettinini che agganciano direttamente la protesi alla chioma naturale. Fatto questo, la protesi è perfetta: ti segue lungo il percorso di cura e puoi metterla e toglierla quando preferisci.
6
Devi sentirti a tuo agio: non esiste la soluzione ‘giusta’ per tutti. L’importante è trovare quella che ti faccia stare bene e sentire bella, anche in questo momento difficile.
7
La protesi è un dispositivo medico: la protesi tricologica usata durante le terapie è un dispositivo medico e quindi parecchie assicurazioni prevedono un rimborso (il costo parte dai 2.500 euro). Non solo: la spesa si può detrarre in sede di dichiarazione dei redditi e ci sono anche Regioni che prevedono un fondo per l’acquisto della protesi. Purtroppo, per ora sono solo 15 (Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria,Trentino Alto-Adige,Veneto) e ognuna ha stanziato budget diversi. Ti consigliamo quindi di informarti presso la tua Asl.
Le 5 cose da sapere su cancro e capelli (prima di iniziare la chemio)
Ecco le tips dell’esperta Alma Crisafi
L’immagine non è un dettaglio. Il viso, le sopracciglia, i capelli, il look: sono tutti elementi importanti che definiscono la tua identità e che non possono essere sottovalutati durante il percorso oncologico. Già, hai tutto il diritto di sentirti ‘a posto’ anche mentre fai la chemio, di guardarti allo specchio senza vergogna, tanto che oggi anche il personale medico è attento a questo aspetto, soprattutto quando arriva il momento di iniziare le terapie e di preoccuparsi per i capelli. Qui ti sveliamo le 5 cose da sapere su cancro e capelli.
Allora, abbiamo chiesto aiuto a una super esperta del settore: Alma Crisafi, tecnico di protesi capillari e anima di NaturElle, azienda nata 11 anni fa. “Mi occupavo di protesi e un giorno una carissima cliente mi ha confessato di avere un carcinoma al seno. Era terrorizzata e l’ho accompagnata personalmente a scegliere la parrucca. In quel momento ho capito che a questi pazienti serve qualcosa in più: prodotti perfetti e tanta empatia”. E grazie a queste doti, Alma ti regala le 5 cose da sapere su cancro e capelli (prima di iniziare la chemio).
1
Non rasare:“una volta c’era questa abitudine. Oggi sappiamo che è inutile. Anzi, se tagli a zero, lo stelo del capello rimane comunque lì, sotto la cute, e non permette al capello stesso di cadere poi naturalmente, con il rischio di sentire bruciore, formicolio e, in alcune casi, causare una follicolite, un’infezione della zona. Meglio lasciare sempre almeno un centimetro e mezzo di lunghezza”.
2
Idrata la cute: “una volta che i capelli sono caduti naturalmente, lava la zona con il classico detergente delicato e tienila idratata, usando una crema. Va benissimo, per esempio, l’olio di jojoba”.
3
Fai pure la tinta: “sfatiamo un tabù: i nuovi capelli si possono colorare e l’ammoniaca non è un problema, come dimostrato ormai da tantissimi studi. Certo, se una persona è allergica non può usare tinte di questo tipo e allora è meglio testare prima qualsiasi prodotto sulla pelle. Ma se non hai mai avuto problemi, e sulla cute non hai escoriazioni, i capelli possono essere colorati già dopo il primo centimetro di crescita”.
4
Non tagliare i nuovi capelli: “all’inizio, la chioma sarà più sottile e il colore più indefinito perché appunto deve ripigmentarsi, ovvero riprendere il suo tono naturale. Ma tagliarla, o peggio ancora rasarla, è inutile. Meglio avere pazienza: aspetta un paio di mesi, al massimo tre, e i capelli torneranno in salute”.
5
Non usare prodotti inutili: “shampoo e creme rinforzanti o miracolosi servono a poco. Anche in questo caso, la chioma tornerà forte e lucente pian pano, alla fine delle terapie”.
Tumore: 8 trucchi contro le cicatrici
I consigli della beauty coach per trattare i segni lasciati dall’intervento per asportare il tumore
La cicatrice è un ‘segno’ nella pelle, che ti ricorda sempre l’intervento e che invece vorresti cancellare il prima possibile. Allora, se hai appena rimosso un tumore ti regaliamo 8 trucchi per dire addio alle cicatrici, firmati dalla nostra beauty coach Myriam Mazza. “Sono dei trucchi semplici ma efficaci, che ho testato durante i percorsi che faccio da anni nel mio laboratorio con i pazienti oncologici. Se li segui passo dopo passo, la cicatrice può diventare un lontano ricordo in sei mesi, massimo un anno”.
1
Previeni: prenditi cura della pelle ancora prima di entrare in sala operatoria e durante i giorni precedenti idrata la zona e rendila più elastica possibile con una crema a base di acido ialuronico.
2
Fai attenzione al post operatorio: le prime 48/72 ore dopo l’intervento sono cruciali. Vietati bagni e docce, perché la ferita non va bagnata. Per disinfettare, usa soltanto i prodotti consigliati dal chirurgo.
3
Inizia a ‘trattare’ la cicatrice: dopo 15/20 giorni, puoi cominciare a prenderti cura della ferita. Lavala sempre con oli detergenti delicati. Se il chirurgo ti ha suggerito di utilizzare i cerotti al silicone, a ogni cambio massaggia delicatamente la cicatrice con i polpastrelli seguendo la lunghezza del taglio. I prodotti migliori? Le creme a base di vitamina E, quelle con allantoina, oppure l’olio di mandorle dolci, quello al germe di grano o alla rosa mosqueta. Provali prima sull’avambraccio per evitare fastidiose reazioni allergiche. Infine, un principio attivo portentoso e ancora poco conosciuto è l’estratto di cipolla.
4
Prova lo spray contro il prurito: se la cicatrice ti dà fastidio, usa uno spray ricco di vitamina F e PP, che calmano il prurito e aiutano la rigenerazione cellulare.
5
Occhio al caldo: il sudore e le temperature estive irritano la ferita? Fai degli impacchi con amido di riso o utilizza un detergente con questo principio attivo per bagni e docce rigorosamente tiepidi.
6
Niente sole: l’abbronzatura è nemica della cicatrice, quindi evita i raggi Uva per i primi sei mesi dopo l’operazione. Usa sempre una buona protezione solare e copri la zona sei vai al mare.
7
Monitora i problemi: se la cicatrice fa male o ha un odore sgradevole, contatta subito il medico che verificherà se c’è un’infezione. Mi raccomando, niente fai da te con il cortisone.
8
Vai dal fisioterapista: quando la cicatrice non guarisce nel modo giusto e, per esempio, nella zona si forma un eccesso di tessuto rivolgiti subito a un fisioterapista, che può trattare trattare la zona con massaggi o movimenti tecnici specifici e davvero efficaci.