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Cancro e menopausa anticipata: gli esercizi per stare meglio
La nostra fisiocoach ti insegna a prevenire i disturbi causati dall’accoppiata tumore-menopausa
Sei entrata in menopausa anticipata dopo il tumore? Non ti diciamo bugie: i sintomi sono fastidiosi, dai dolori alla rigidità articolare al rischio osteoporosi, dalla sindrome genito-urinaria fino ai disturbi del sonno e dell’umore e alle classiche vampate. Ma ci sono tanti modi per tenerli a bada e stare molto meglio. “Il movimento è uno di questi” precisa la fisioterapista Sara Mantovani, coach di Koala Strategy. “Le linee guida sui pazienti oncologici consigliano due sessioni settimanali di allenamento con esercizi basati sulla forza, alternati ad allenamento aerobico. Questi consigli, poi, sono adatti anche per gli uomini: anche loro vanno in andropausa anticipata, per esempio dopo un tumore alla prostata”. Allora, leggi subito le tips della nostra esperta e tutti questi problemi saranno un lontano ricordo…
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Salta e corri: per prevenire l’osteoporosi e l’osteopenia, ovvero le ossa più sottili e deboli, prova a eseguire i cosiddetti esercizi ad alto impatto. In pratica, sono quelli che prevedono l’impatto del piede al suolo. Quindi, saltelli, corsa, marcia sul posto. Ovviamente, la gradazione dell’allenamento varia a seconda dell’età e della persona.
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Punta su aerobica e pesi al mattino: hai avuto un tumore al seno e stai prendendo un inibitore dell’aromatasi? Per combattere i dolori articolari e muscolari, privilegia gli esercizi aerobici e con i pesi e falli appena sveglia, aggiungendo anche un po’ di stretching.
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Fai riabilitazione al pavimento pelvico: la sindrome genito-urinaria causa secchezza vaginale, infiammazione, incontinenza, bruciore e dolore durante i rapporti sessuali. Anche in questo caso, il movimento è un alleato perfetto. Non un movimento qualsiasi, ma una vera e propria riabilitazione del pavimento pelvico che si fa con un fisioterapista specializzato. Vinci i dubbi e inizia questo percorso: non te pentirai.
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Prova lo stretching: la menopausa anticipata, purtroppo, dura più anni di quella naturale e il fisico, quindi, risente più a lungo di tutti gli effetti su articolazioni e muscoli. Concederti una bella sessione di stretching più volte alla settimana ti aiuta a mantenere il corpo in forma.
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Organizza la tua routine: insonnia, nervosismo e irritabilità e vampate accompagnano spesso la quotidianità? Anche in questo caso, l’attività fisica non deve mancare perché produce endorfine, gli ormoni del buonumore, favorisce il sonno e migliora le vampate. Infine, non dimenticare che per tutti questi disturbi esistono anche diversi farmaci, sia tradizionali che naturali. Parlare subito con il medico di famiglia e con l’oncologo.
È estate e hai un tumore? Muoviti
I consigli della fisiocoach per i malati oncologici e le vacanze
E’ estate e hai un tumore? Muoviti? Non è uno scherzo, ma il consiglio della nostra esperta. Scommettiamo che stai facendo il conto alla rovescia per le vacanze o, addirittura, ti stai già godendo una pausa più meritata che mai. Per un malato di cancro, le ferie diventano spesso un percorso a ostacoli tra ciò che è concesso e quello che è vietato e non manca la paura di stare male e rovinarsi il relax. Ma se hai già valutato ogni aspetto con il tuo medico, allontana l’ansia e approfitta per rigenerarti. Allora, approfitta del momento anche per muoverti, stare all’aria aperta e fare movimento. “Lo ripetiamo: sempre più ricerche dimostrano i benefici dell’attività fisica per i pazienti oncologici” spiega la nostra fisioterapista Sara Mantovani. “Tenersi allenati velocizza anche l’efficacia delle terapie e previene alcuni effetti indesiderati come l’osteoporosi e la sarcopenia, cioè il declino di forza e massa muscolare”. Ecco, quindi, i consigli della nostra fisiocoach per un’estate in movimento.
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Informati: parti preparata e scopri se nella struttura in cui vai c’è una piccola palestra o se organizzano corsi fitness, così puoi parlarne prima con il tuo medico e chiedergli cosa puoi fare per mantenerti in forma.
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Scegli le ore giuste: che sia una classica passeggiata o una rigenerante lezione di acquagym sulla spiaggia, non muoverti mai durante le ore centrali della giornata, che sono troppo calde. Meglio puntare sulla mattina presto o sul tardo pomeriggio.
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Sfrutta l’acqua: fare movimento tra le onde è un vero toccasana contro la pesantezza degli arti o il gonfiore legato a un intervento. Quindi, va benissimo la classica camminata sul bagnasciuga o anche con l’acqua sopra l’ombelico. Se sei stata operata al seno entra fino alle spalle e concediti una nuotata a rana.
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Cammina: in pineta, in campagna e anche tra le vette. Camminare è sempre benefico ed è perfetto per muscoli, ossa, circolazione e respirazione. Presta attenzione alle temperature e punta sull’abbigliamento giusto, senza dimenticare la protezione solare (usa una crema fattore 50). E ascolta il tuo corpo: se durante l’anno fai una vita sedentaria non puoi trasformarti all’improvviso in un alpinista da record. Meglio andare per gradi e goderti anche l’effetto rigenerante del paesaggio.
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Non esagerare: se ti butti su pesi o esercizi di forza, limitati a due sessioni alla settimana e negli altri giorni concediti passeggiate o camminate. Non abusare del tuo corpo, ma coccolalo e regalagli il giusto relax. Spesso, durante il percorso oncologico, ci sono momenti in cui si tende a strafare per dimostrare a se stessi di essere quelli di prima. Ma troppo esercizio è controproducente. In fondo, sei in vacanza!
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Bevi: qualsiasi attività fisica va accompagnata dalla giusta idratazione e l’acqua è la migliore alleata. Quindi, borraccia piena e inizia…
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Tieni d’occhio il beauty: alberghi e villaggi offrono spesso la Spa. Prima di partire, consultati con l’oncologo e chiedigli, per esempio, se puoi regalarti un massaggio, la sauna o il bagno turco. In genere, sono permessi massaggi leggeri e alla schiena, che non coinvolgono arti o zone sottoposte a terapie, e trattamenti più veloci del solito. Ma in ogni caso, parlare con lo specialista.
Cosí previeni il linfedema
I consigli per evitare la malattia che spesso ‘accompagna’ il tumore
Hai appena subito l’asportazione dei linfonodi? Se la risposta è positiva, avrai già sentito pronunciare la parola linfedema. Sì, proprio quel forte gonfiore che interessa un arto o una zona del corpo. E che può essere causato proprio dalla rimozione dei linfonodi per colpa del tumore e che, purtroppo, non se ne va più. Infatti, si tratta di una patologia cronica, che colpisce ogni anno oltre 40.000 italiani. Ma anche in questo caso, la prevenzione può fare davvero miracoli. Ecco, allora, i consigli della nostra fisio-coach Sara Mantovani, che fa parte del Progetto Linfedema Italia. Leggili subito, così previeni il linfedema.
“Il linfedema può essere causato proprio dalla rimozione dei linfonodi per colpa del tumore e, purtroppo, non se ne va più. Infatti, si tratta di una patologia cronica, che colpisce ogni anno oltre 40.000 italiani”.
Sara Mantovani
Fisio-Coach
Prenditi cura della pelle Hai letto bene: la cute è molto importante perché il sistema linfatico fa da barriera agli agenti esterni come i batteri. Quando i linfonodi non ci sono più, quindi, la zona è più a rischio infezioni, tanto che proprio queste possono scatenare il linfedema oppure peggiorarlo se ne soffri. Allora, tieni idratata la cute con prodotti neutri e senza profumazione e proteggiti da taglietti, graffi e punture di insetti che vanno sempre disinfettati con attenzione.
Scegli i trattamenti beauty giusti Per lo stesso motivo, evita il fai da te per manicure e pedicure e rivolgiti a un podologo esperto, visto che taglietti e infiammazioni possono darti problemi. Anche sul fronte depilazione, meglio usare il rasoio elettrico e non la ceretta a caldo. A proposito, lo sai che esiste un’associazione di estetiste specializzate in oncologia? Si chiama Apeo e riunisce tutte le professioniste italiane che possono prendersi cura del tuo aspetto anche durante e dopo le cure.
Monitora la zona L’arto o la zona dove sono stati rimossi i linfonodi deve diventare un’osservata speciale. La senti pesante o gonfia? Ti sembra sempre uguale, ma provi una sensazione strana? Rivolgiti a un fisioterapista, che valuterà la situazione. A volte, può bastare indossare un tutore durante le attività più pesanti per evitare problemi.
Controlla il peso La bilancia è un’ottima alleata. Infatti, quando sei a rischio linfedema è opportuno non aumentare troppo. Allora, scegli un’alimentazione sana e tieni d’occhio i chili in più, pesandoti con regolarità. Certo, anche le terapie oncologiche portano un aumento di peso, ma se i numerini sulla bilancia salgono troppo, parlane con il tuo oncologo.
Occhio al sole Il caldo è nemico del linfedema. Niente abbronzatura durante le ore centrali della giornata e, soprattutto, attenzione a non surriscaldare troppo la zona o l’arto interessato coprendoli troppo.
Fai movimento L’attività fisica è davvero preziosa perché favorisce il drenaggio dei liquidi che, appunto, allontana il rischio linfedema. Parti dalle piccole cose, come fare le scale invece che usare l’ascensore o concederti una bella passeggiata appena sei libera.
Se hai domande per la nostra fisio-coach, scrivile subito a info@koalastrategy.com.