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Se lui ha problemi di erezione dopo un tumore
Il nostro sex coach ti spiega tutto quello che c’è da sapere dopo un cancro alla prostata
E se non ‘funzionerà’ mai più? Chissà quante volte ti sei posto questa domanda prima e dopo l’intervento alla prostata. Già, cosa succede se lui ha problemi di erezione dopo un tumore?
Il carcinoma alla proostata colpisce ogni anno 37.000 italiani e la percentuale di sopravvivenza supera ormai il 90%. La guarigione è realtà, quindi, eppure rimangono ancora tante paure legate soprattutto alla sessualità e alla perdita dell’erezione. “I pazienti temono di non riuscire più ad avere rapporti” spiega Fabrizio Quattrini, presidente dell’Istituto italiano di sessuologia scientifica e coach di Koala Strategy. “La virilità conta parecchio e vederla minata può mettere in crisi il malato tanto da spingere a non accettare tutto il percorso di cura. Ma oggi avere una vita sessuale soddisfacente è possibile”. Allora, il nostro sex coach ti spiega tutto quello che c’è da sapere.
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Mantieni la fiducia nella chirurgia: in sala operatoria la fa da padrona la chirurgia robotica, con interventi sempre meno invasivi che riescono a conservare i nervi necessari all’erezione. Parlane con i medici e fatti spiegare tutti i dettagli dell’operazione e, soprattutto, del post operatorio. Su quest’ultimo fronte, infatti, serve pazienza: magari ci vorrà qualche mese, ma poi il recupero potrebbe essere ottimo. Sapere le tempistiche e le modalità di ripresa ti aiuta ad avere le idee chiare e a concentrare le energie.
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Non preoccuparti per l’erezione: gli interventi alla prostata causano la cosiddetta ‘eiaculazione retrograda‘. In pratica, il seme non fuoriesce più durante l’orgasmo ma viene poi espulso con le urine. In altri casi, l’eiaculazione viene addirittura interrotta. Chiedi spiegazioni ai medici e ricordati sempre che l’erezione non è collegata all’eiaculazione (la prima ci può essere anche senza la seconda). Certo, questa cosa va digerita e all’inizio è normale sentire che qualcosa si è rotto e avere poi difficoltà ad arrivare al piacere.
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Fai riabilitazione: nei centri di eccellenza, si è indirizzati a un vero e proprio servizio di riabilitazione. Ovvero a un programma di recupero personalizzato, ideato dal chirurgo e da un fisioterapista specializzato. Trova il centro più vicino a te e inizia questo percorso. Lo sappiamo: può essere imbarazzante o frustrante ma vinci queste remore e vedrai che ne varrà la pena.
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Riscopri l’autoerotismo: la masturbazione fa parte proprio della riabilitazione prevista dopo l’intervento. Lasciati andare e riscopri questa pratica per ritrovare la dimensione sessuale e per ricaricare la ricettività di questa zona.
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Affidati ai farmaci: anche i medicinali possono darti una mano se l’erezione latita e i rapporti sessuali ne risentono. Ormai esistono diversi farmaci vasodilatatori, dal classico Viagra ad altre molecole, che si prendono per bocca, tramite iniezioni o pomate. Fatti consigliare dallo specialista quello più adatto a te.
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Chiedi aiuto: è l’ultimo consiglio, ma è anche il più importante. Non chiuderti in te stesso, anche se la questione è delicata ed è ancora un tabù. Parlarne con un esperto (che sia un medico, uno psicologo o un sessuologo) ti permette di affrontare il problema e di risolverlo nella maniera più efficace. Ovviamente, discutine anche con il partner: questa è una strada da percorrere insieme, mano nella mano.
Se il tuo corpo non ti piace piú
I consigli del sessuologo per tornare in sintonia con la fisicità
dopo un tumore
Una volta, era il tempio del piacere. Il luogo dove nascevano carezze, brividi e coccole speciali. Ora, purtroppo, il tuo corpo è diventato qualcosa da nascondere, un deserto dei sensi. Il cancro ha lasciato le sue cicatrici, la malattia sembra sempre lì. E’ questa la realtà. Eppure, un rapporto sessuale e qualsiasi contatto intimo non possono prescindere dalla corporeità. Allora, cosa puoi fare se il tuo corpo non ti piace più? “Pelle e curve sono proprio la cassa di risonanza del sesso, quindi bisogna provare a sentirsi ancora belle e desiderabili nonostante tutto” spiega Fabrizio Quattrini, presidente dell’Istituto italiano di sessuologia scientifica. Per aiutarti, il nostro sex coach ti propone un gioco speciale in sei step, che ti farà tornare in sintonia con la fisicità.
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Guarda al presente: impara a non cadere nella trappola del passato. Rimuginare sulle tue forme di un tempo, sul corpo prima del tumore, è inutile e frustrante. Ripetiti che oggi sei diversa, ma non per questo sei meno bella o attraente. Certo, c’è stata una trasformazione, che non è soltanto metafora del cancro, ma anche delle cure. Ce la stai facendo: il tuo corpo ne è la prova e va celebrato.
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Tocca: le cicatrici dell’intervento, i capelli o le ciglia più radi, il viso o le gambe gonfie per i farmaci. Sono tanti i segni del tumore e spesso sembra che invadano il fisico. Impara a toccarle pian piano, giorno dopo giorno. Sfiorale con delicatezza per far passare il fastidio e timidezza e, soprattutto, per accettarle. Alcuni segni se ne andranno, altri invece faranno parte della nuova te.
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Scopriti allo specchio: guarda la tua immagine riflessa. Fallo ogni sera, anche solo per pochi istante e poi soffermati sempre più a lungo. Non avere paura di quello che vedi, anzi ripetiti che questo è un corpo che sta guarendo e si sta trasformando. Come il famoso bruco che diventerà una splendida farfalla.
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Racconta il tuo nuovo corpo: prendi carta e penna e prova a descrivere il tuo fisico. Cerca di essere precisa e dettagliata, prova a soffermarti anche sulle sensazioni, soprattutto se sono negative. Se le parole non fanno per te, prova a disegnarti, anche solo abbozzando le forme, il profilo del viso e poi le parti più delicate e messe alla prova dal cancro. Questo passo ti aiuta a fissare la tua nuova immagine, a venirne a patti, a capirla e accettarla.
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Fatti una (o più) fotografie: gioca a fare la modella. Sì, sfodera un pizzico di ironia e improvvisa un piccolo servizio fotografico fai da te. Indossa il tuo vestito preferito e vai di autoscatto, giocando a cambiare espressioni e pose e puntando sul tuo lato più sexy. Scatto dopo scatto, concentrati sui dettagli, cicatrici o piccoli difetti. All’inizio, nascondili con un foulard e poi scoprili lentamente. Anche questo step ti aiuta a prendere confidenza con la corporeità e a rinforzare l’autostima.
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Regala la tua immagine al partner: sei arrivata all’ultimo passo. Sviluppa il servizio fotografico, scegliendo le immagini che ti piacciono di più. Legale con un fiocco, come per un perfetto regalo, e poi donale al tuo partner. Vedrai, ti stupirà confermandoti che ama il tuo corpo e ne è attratto come e più di prima. E mostrargli la nuova te sarà il primo passo per tornare a cercarvi e a lasciarvi andare.
Così ritrovi il desiderio sessuale dopo il cancro
La libido, questa sconosciuta. Se c’è un filo rosso che accomuna i pazienti oncologici è dover venire a patti, prima o poi, con la passione che latita. Succede anche a te? Leggi subito questo articolo, così ritrovi il desiderio sessuale dopo il cancro.
All’inizio, infatti, c’è lo shock della diagnosi, di quelle parole che, anche solo inconsciamente, ti mettono faccia a faccia con la morte. E poi arriva il tour de force tra ospedale e terapie, che debilitano l’organismo e la mente. Così, tutto il resto quasi si azzera: spesso pensi solo a sopravvivere e il piacere ti sembra un lusso che non ti puoi permettere. Non ne hai la forza e nemmeno la voglia. Ma poi questo aspetto si trasforma in un altro problema e inizi a chiederti come ritrovare la voglia di intimità con il partner. Lo abbiamo domandato al nostro sessuologo Fabrizio Quattrini, presidente dell’Istituto italiano di sessuologia scientifica, che ti propone i passi da seguire.
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Ripetiti che è tutto normale: il terrore prima e le cure dopo sono state un grande nemico per la sessualità. Alcuni farmaci, poi, possono anche interagire a livello ormonale e causare un calo della libido. Quindi, fai un semplice esercizio di convincimento e ripetiti che quello che stai provando è fisiologico e passeggero.
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Spegni Internet: non andare a caccia di notizie online su sesso e oncologia. Gli unici che possono darti consigli e prescrizioni sull’argomento sono i medici. Rivolgiti solo a loro per dubbi e rassicurazioni e per sapere, per esempio, se ci sono prodotti che ti possono aiutare su questo fronte.
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Ricorda ciò che ti piace: per riaccendere il desiderio concentrati su quello che ti eccitava davvero o su quelle pratiche che in passato non hai mai provato “perché non c’era tempo”. Ora, in fondo, stai imparando che non bisogna mai perdere l’attimo…
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Pensa positivo: il sesso si basa anche sulla componente mentale e immaginare e lasciarsi andare alla fantasia ha un forte potere eccitante. Allora, quando ti senti tranquilla/o e rilassata/o pensa a momenti intimi passati o a qualcosa che ti intriga. Libera la mente, senza freni, e poi condividi queste idee con il partner. Vedrai che ti farà bene.
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Prova lo yoga di coppia: in questi momenti ti servono il giusto equilibrio tra corpo e mente e un po’ di contatto con l’altro. Ecco perché lo yoga di coppia può funzionare: scegli un video e qualche posizione e poi provali con il partner. Non cercate la perfezione, ma approfittate di questo momento per stare vicini e in libertà.
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Usa i prodotti giusti: il calo della libido può essere legato anche a questioni ormonali o fisiche e può causare, per esempio, secchezza vaginale o problemi di erezione. Sul mercato esistono lubrificanti, oli e rimedi naturali. Ovviamente, chiedi sempre il parere del medico prima di usarli.
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Esci di casa: il tuo appartamento, purtroppo, è diventato il ‘teatro della malattia’, il luogo in cui hai vissuto i postumi di interventi e ricoveri o dove trascorri i giorni difficili post terapia. Per ritrovare la miccia che accende l’intimità, cambia scenario magari concedendoti con il partner una piccola fuga alla casa al mare, da amici o una giornata diversa.
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Parla con lui/lei: chiedere al tuo compagno di pazientare è indispensabile. Intanto, concedigli senza recriminare i suoi piccoli spazi di piacere, dall’autoerotismo alla visione di quei filmati hot…
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Chiedi aiuto: se non riesci comunque a ritrovare la dimensione sessuale e questo freno influisce sul tuo stato d’animo non esitare a parlarne con un esperto, come uno psicoterapeuta o un sessuologo.